Aprileonline: La scuola di tutti noi, il futuro di un intero Paese
Documento di esponenti politici e sociali tarantini a sostegno della mobilitazione dell'11 dicembre:Un Paese come il nostro non può superare la crisi e competere con le altre democrazie occidentali se non attraverso investimenti nei settori della ricerca e dell'istruzione
Dopo un grande, lungo ed estenuante lavoro dovremmo a breve vedere entrare in vigore il Trattato di Lisbona. In esso, ratificato dal Governo Berlusconi e da un suo disegno di legge approvato il 31 luglio 08 dal Parlamento, e pubblicato l'8 agosto dello stesso anno, vi è l'Art . 5 BIS che dice: "Nella definizione delle sue politiche e azioni, l'Unione tiene conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana". Nell'ultima finanziaria del Sudafrica, tra le altre cose, si programma in piena crisi un aumento per l'educazione, che -loro - considerano il perno per il futuro del Paese, del 20% di fondi in più, concentrati soprattutto nelle province più povere.
In questo contesto, il nostro Paese, visto fino a pochi anni fa come un esempio riguardo le politiche educative, decide per mezzo del Governo Berlusconi e dei suoi ministri Gelmini e Tremonti di portare avanti una mera operazione di bilancio, tesa a proseguire in quell'opera di screditamento della nostra scuola pubblica e di mortificazione e umiliazione del suo capitale umano, professionale ed amministrativo. Cifre non più sopportabili, che parlano di un numero di alunni per classe aumentato all'inverosimile, ragazzi disabili tornati nell'abbandono e l'oblio, SSIS chiuse, migliaia di insegnanti ed ATA gettati in mezzo a una strada, o tenuti appesi a graduatorie anch'esse precarie ed instabili, annullate e riammesse di mese in mese, di giudice in ministro, in un'altalena tanto triste quanto umiliante per i lavoratori e le sue istituzioni repubblicane. Siamo in una crisi strutturale talmente grave da non poterci permettere ulteriori errori o manomissioni.
Un Paese come il nostro non può superare la crisi e competere con le altre democrazie occidentali se non attraverso investimenti nei settori della ricerca e dell'istruzione. C'è chi si diverte ad insultare il personale pubblico... ma è tutto un problema di investimenti. Perché, se investi, crei una situazione che valorizza la gente che ci crede nel suo ruolo, e fa crescere anche gli altri che gli sono attorno.
Invitiamo tutto il personale scolastico a tornare o ad incominciare d'ora in avanti a sentirsi, nonostante la propria forma contrattuale, lavoratori a tutti gli effetti. Parti essenziali di un mondo che non può non fare a meno di te, se non in un processo di dissoluzione. Recuperare, insomma, quella dimensione collettiva che permette di creare quei fondamentali legami di solidarietà tra le persone. La difesa della scuola pubblica e del futuro del nostro Paese passa attraverso i diritti di chi nella scuola ci lavora e deve continuare a farlo.
Proprio per questo, esprimiamo fin da ora il nostro appoggio allo sciopero generale di tutto il settore annunciato per dicembre.
Prime adesioni:
Angelo Farano (co.pro); Alfredo Cervellera (vicesindaco Ta); Alessandro Porcelluzzi (SeL); Vincenzo Vestita (Circolo Operaio Jonico); Vito Cervellera, (SeL); Remo Pezzuto (Udu Taranto); Giuseppe Fontana (seg. Prov. Giovani Democratici Ta); Daniele Nuzzi, Claudio Cavaliere (consulente del lavoro); Marco Girelli; Sabatino Petrocelli; Tommaso Russo; Annibale Carelli (consigliere comunale Ta, SeL); Carmela Fumarola (Lista Stefàno); Cataldo Vernaglione (PD); Giuseppe Longo (Arci Ta); Maria Vittoria Colapietro; Luca Occhionero (resp.prov. Organizzazione PRC); Everardo Zilio (Movimento Stefàno); Voccoli Wsevolod; Adele Scarano; Antonietta Mignogna (cons. comunale Lista Stefàno); Francesco Maresca (Spi-Cgil); Antonio Sanarica (operatore sociale);dott. Giovanni Forte (commercialista project manager); Ilaria Cinieri (PD); Angela Mignogna (assessore alla Cultura Comune di Ta); Mario Stante (capogruppo comune Lista Stefàno); Claudio Messinese ( cons. comunale Lista Stefàno); Alfredo Spalluto (assessore lavori pubblici e patrimonio Comune di Ta); Sebastiano Romeo (assessore alla sanità, Comune di Ta); Giuseppe Mazzilli (cons. circ. Montegranaro Salinella, Lista Stefàno); Carmelo Termite (presidente Circolo Arci "Futurja" Ta); Giuseppe Masella (cons. circ. Montegranaro Salinella, PD); Umberto Candelli (cons. circ. Montegranaro Salinella, PRC); Giacomo Di Giacomo (cons. circ. Montegranaro Salinella, SeL); Tonino De Giorgi (Libreria Dickens); Anna Soranno; Francesco Bandinella (Circolo Operaio Jonico); Franco Cosa; Delli Ponti Cosimo (Movimento Stefàno); Claudia Battafarano (PD); Mario Pennuzzi (assessore servizi sociali Comune Ta); Prof. Ernesto Grassi - Presidente UNICEF - Taranto; Giorgio Grimaldi (consigliere prov. Ta); Gianluca Lovreglio