Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Aprileonline: Unità e focus sui contratti

Aprileonline: Unità e focus sui contratti

La conferenza di organizzazione della Cgil, che si svolgerà dal 29 al 31 maggio alla nuova Fiera di Roma, sarà un'occasione "per mettere a fuoco in maniera sistematica le scelte della confederazione" rispetto ai primi interventi adottati dal Governo Berlusconi. Ma anche per "una valutazione più precisa su tempi e modalità" del confronto che si aprirà con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale. Lo ha ricordato il segretario generale Epifani illustrandone il programma

26/05/2008
Decrease text size Increase text size
Aprileonline

Ida Rotano, 26 maggio 2008,

Un'occasione "per presentare le nostre future scelte" ma anche "per fare un bilancio di come ha funzionato l'organizzazione in questi quindici anni". È questo in sintesi l'obiettivo della prossima conferenza nazionale d'organizzazione della Cgil, al via giovedì 29 maggio alla Nuova Fiera di Roma. A presentare il manifesto dei lavori Guglielmo Epifani, che stamattina in una conferenza stampa ha spiegato che questo sarà "un momento per far conoscere le nostre opinioni, sia di fronte a quanto deciso dal governo con i nuovi provvedimenti, sia per discutere la questione del modello contrattuale che ci impegnerà prossimamente, sia per riflettere sulla nostra organizzazione ai diversi livelli". Quindi non solo lotta alla criminalità, sicurezza sul lavoro, rapporto tra politiche fiscali e salariali, prezzi e tariffe.
I riflettori saranno puntati soprattutto sul tema dell'unità sindacale dentro e fuori la Cgil. "Il recupero dei rapporti unitari - ha spiegato infatti Epifani - può aprire, se si vuole, una stagione di lavoro unitario. Bisogna costruire un progetto che renda grande il ruolo della Cgil, basato sulla confederalità.". Ecco perché "ci impegneremo a realizzare un manifesto che rafforzi l'unità sindacale e apra una nuova stagione - ha aggiunto la segretaria confederale Carla Cantone -. A partire dalla necessità di avere regole sulla rappresentanza per un lavoro unitario con Cisl e Uil". Una discussione che va oltre l'accordo sui contratti dunque, "anche se parlare di sindacato unico è una stupidaggine", ha precisato la Cantone.

Ai lavori parteciperanno 950 delegati in rappresentanza di tutte le strutture, regionali e provinciali, della confederazione.
L'assise si svolgerà al termine di un percorso che si è aperto il 17 dicembre con l'approvazione da parte del direttivo del documento preparatorio. E che ha visto la partecipazione di circa 500mila tra quadri e delegati alle oltre 1.600 conferenze di organizzazione, con 52mila interventi. "Si tratta di un dato straordinario di partecipazione del gruppo dirigente della Cgil - ha detto il segretario organizzativo Carla Cantone -. La scelta, infatti, è stata quella di un percorso aperto e partecipativo che ha coinvolto l'intera organizzazione, dal gruppo dirigente ai delegati territoriali, per discutere e ricercare il massimo coinvolgimento". Questo perché, ha polemizzato la segretaria confederale, "non avevamo bisogno del successo elettorale della Lega nord per capire che nel territorio bisogna esserci. La Cgil con grande anticipo aveva scelto questa centralità. Il nostro obiettivo di 6 milioni di iscritti è non un sogno, ma un obiettivo praticabile agendo su una larga fetta di giovani che non sono ancora sindacalizzati". Gli fa eco Epifani, che ha continuato: "Riscoprire il territorio come scelta fondamentale è oggigiorno la via obbligata per una moderna iniziativa". In questo senso, "l'obiettivo politico-organizzativo della Cgil è l'estensione della rappresentanza e della rappresentatività per la difesa dei diritti e delle tutele, con uno straordinario rilancio delle Rsu nei posti di lavoro, nel territorio, nei distretti, nei nuovi siti produttivi.
Rafforzando anche la rete delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza, oggi così importanti, di fronte alle tante tragedie degli infortuni sul lavoro e delle morti bianche".

Ma la Cgil non dimentica ovviamente la centralità del lavoro. "Alla luce delle profonde trasformazioni che hanno interessato il mondo del lavoro e la società in questi ultimi quindici anni - ha chiarito Epifani - la Cgil ricerca, con la conferenza d'organizzazione, le soluzioni organizzative e le politiche da adottare per rispondere alle nuove sfide e alle nuove esigenze". Con la volontà "di affrontare i mutamenti, il nuovo sistema produttivo e gli effetti della globalizzazione in un mondo del lavoro frammentato e spesso irraggiungibile. Da qui le riflessioni su come rappresentare il lavoro che cambia".
Insomma, ha concluso il leader del sindacato di corso Italia, l'assise di Roma "deve rappresentare un momento in cui far vivere una riflessione organica sulle politiche organizzative, perché la sfida che ha davanti un sindacato moderno è quella di trasformarsi in uno strumento di partecipazione e rappresentanza dell'intera galassia del lavoro". In particolare, ha aggiunto la Cantone, "giovani, donne e pensionati".