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ASCA-RIFORME: IL GIOCO DELL'OCA DELLA DEVOLUTION (2)

13:48 RIFORME: IL GIOCO DELL'OCA DELLA DEVOLUTION (2) (ASCA) - Roma, 25 set - Il piatto forte e' pero' la devolution che costituisce la base ideologica della riforma, con passaggio -in compete...

26/09/2004
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ASCA

13:48 RIFORME: IL GIOCO DELL'OCA DELLA DEVOLUTION (2)

(ASCA) - Roma, 25 set - Il piatto forte e' pero' la
devolution che costituisce la base ideologica della riforma,
con passaggio -in competenza legislativa esclusiva- alle
Regioni delle materie di sanita'(''assitenza e organizzazione
sanitaria''), scuola (''organizzazione scolastica, gestione
degli istituti scolastici e di formazione'' e ''definizione
della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse
specifico della regione''), polizia (''polizia amministrativa
regionale e locale'') e ''ogni altra materia non
espressamente riservata alla legislazione dello Stato''.
Bene, questo ''piatto'' e' quasi pronto e l'articolo che
lo prevede sara' votato all'inizio della prossima settimana.
E stante l'ampia maggioranza, sorprese sono praticamente
escluse.
In proposito si e' creato un vivo allarme per il rischio
di una ''spaccatura'' del Paese a tutto vantaggio del Nord,
secondo un progetto secessionista mai esplicitamente abiurato
dalla Lega di Bossi. Rimanendo ad una valutazione tecnica, si
sta assitendo ad un curioso gioco dell'oca, con una
ricentralizzazione di poteri allo Stato (oltre a materie
specifiche come le grandi reti di trasporto, l'indirizzo
delle politiche della salute e l'ordinamento sportivo, il
ritorno al centro sarebbe attuato con la previsione della
''tutela dell'interesse nazionale'' e con la ''clausola di
supremazia'' che in ordine a problemi di interesse generale,
come l'unita' giuridica, prevede che lo Stato possa tornare a
legiferare anche in materie regionali). Dunque un
ridimensionamento della devolution, che pero' riprende tutta
la sua forza (e forse anche di piu') in un altro articolo,
quello delle procedure della formazione delle leggi che vede
aumentare a dismisura il peso del Senato, che secondo il
costituzionalista Stefano Ceccanti, arriverebbe a divorare i
poteri della Camera e del Governo come un enorme buco nero
potrebbe fare nel firmamento.
E' un fatto che alla ricentralizzazione, segue un
potenziamento del Senato che libero dal vincolo fiduciario
avrebbe altresi' l'ultima parola in tutte le materie
concorrenti, 17, dal governo del territorio, alle reti di
trasporto, o alla previdenza complementare, ma anche agli
istituti di credito regionali, alimentazione, commercio,
ricerca scientifica, fino all'armonizzazione dei bilanci
pubblici, coordinamento di finanza pubblica e sistema
tributario, ambiente, beni e attivita' culturali. La logica
della formazione delle leggi attribuisce al Senato (a
composizione regionale) l'ultima parola che secondo molti
costituzionalisti si trasformerebbe nei fatti in un potere di
veto, destinato a prevalere in una inevitabile continua
contrattazione con il governo ma anche con le lobby di volta
in volta interessate a leggi di loro interesse.
E se il sistema, quello che e' stato definito il gioco
dell'oca della devolution, non dovesse funzionare? Sempre
secondo molti costituzionalisti e tra questi il piu' noto e'
Giovanni Sartori, il risultato sarebbe quello di un blocco
istituzionale, la paralisi dello Stato, che lascerebbe il
campo aperto al potere sicuramente piu' dinamico delle
regioni. E tra queste certamente quelle piu' ricche e piu'
forti.

INDICE
18:30 NOTA DI CHIUSURA
18:25 RIFORME: ANEDDA (AN), SOLUZIONE PER PREMIERATO CI SODDISFA
18:18 FINANZIARIA: LUNEDI' INCONTRO AN-SINISCALCO
18:06 FAZIO: PER RIPRESA OCCORRE SFORZO CORALE
18:04 CALABRIA: IDV, ASSEMBLEA REGIONALE PER I CONGRESSI
18:03 FAZIO: DETERMINANTI I CONTROLLI INTERNI DELLE IMPRESE
18:02 ANM: NESSUNA ALTERNATIVA A SCIOPERO, ANCHE SE SARA' INUTILE
17:54 AS ROMA: CONSOB RECEDE DALL'IMPUGNATIVA DEL BILANCIO 2003
CONTINUA