Assunzioni, ecco perché diranno quasi tutti sì
Considerando che la riforma della Buona Scuola prevede che d’ora in poi si assumerà solo tramite concorso pubblico, l'estromissione dalle GaE e Gm sarebbe quindi un mezzo suicidio professionale
Alessandro Giuliani
Come già avvenuto con la fase B del piano straordinario di assunzioni, i precari a cui il 10 novembre arriverà la proposta di immissione in ruolo sarà un prendere o lasciare.
La maggior parte saranno docenti iscritti nelle graduatorie a esaurimento; solo poche migliaia figurano nelle liste di attese regionali relative agli idonei dell’ultimo concorso a cattedra, bandito nel 2012.
Per tutti dire no all'assunzione sarà davvero improbabile. Innanzitutto perchè la scelta più sofferta, se aderire o meno alle Fasi B e C, a rischio lontananza anche estrema da casa, è stata fatta ad agosto. Alcune decine di migliaia non hanno aderito. Ma chi l'ha fatto è davvero difficile che si tiri indietro ora.
Non a caso, già nella fase B ha accettato quasi il totale degli individuati. E' davvero molto probabile, quindi, che in questa ultima tornata di assunzioni andrà nella stessa maniera.
In caso contrario, l'avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale parla chiaro: "i docenti che rifiutano o non accettano la proposta di assunzione sono definitivamente espunti dalle graduatorie di merito e ad esaurimento in cui sono iscritti".
Considerando che la riforma della Buona Scuola prevede che d’ora in poi si assumerà solo tramite concorso pubblico, l'estromissione dalle GaE e Gm sarebbe quindi un mezzo suicidio professionale.
Gli unici a “salvarsi”, a derogare da questa novità, sono gli abilitati che non hanno presentato domanda e ancora nelle GaE. Le quali, infatti, verranno mantenute in vita sino al loro esaurimento (a quanto ci risulta, al termine della Fase C ne rimarranno comunque ancora da assumere almeno 50mila).
C’è poi almeno un altro motivo per dire sì alla proposta che perverrà dal Miur il prossimo 10 novembre: rispetto alla Fase B, gli assunti fuori provincia dovrebbero essere molti di meno. Quindi il pericolo lontananza per i più è scongiutato.
Per accettare o meno la proposta di assunzione avranno una decina di giorni: dovranno dire i fatidico sì entro le ore 15.59 del 20 novembre, sempre attraverso il sistema telematico “Istanze on line”.
Ricordiamo, infine, che tutti coloro che verranno assunti con questa tornata di immissioni in ruolo confluiranno nei cosiddetti albi territoriali, figli della riforma