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Astrazeneca: «Le autorità devono fare chiarezza»

Appello di Flc e Cgil: affinché la campagna di immunizzazione proceda bisogna rassicurare lavoratori e cittadini

15/03/2021
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Collettiva.it

Quattro morti sospette tra i lavoratori della scuola (a Bologna, Biella e Siracusa) a cui, nei giorni precedenti, era stato somministrato il vaccino Astrazeneca. La notizia è ovviamente circolata ampiamente nei principali mezzi di comunicazione e sta suscitando un certo allarme, trattandosi del vaccino più utilizzato in Italia a partire proprio dai settori della conoscenza. 

Per questo, oltre all’avvenuto ritiro del lotto, Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil, e Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil, chiedono “alle autorità di fare il più rapidamente possibile chiarezza sulle vere cause di quei decessi al fine di stabilire con certezza se esista o meno un nesso di causalità con la somministrazione del vaccino”.

Astrazeneca ha reso noti dati rassicuranti (su 17 milioni di vaccinati “solo” 15 trombosi e 22 embolie), ma ovviamente non basta: si attendono rassicurazioni dalle autorità terze.

Fare chiarezza e scongiurare paure è ineludibile se si vuole che la campagna vaccinale abbia successo: “È fondamentale, per un ritorno alla normalità, che la campagna vaccinale rappresenti la priorità per tutto il paese; occorre quindi che le autorità preposte - oltre a monitorare la situazione in tempo reale, come già sta avvenendo - informino con tempestività e trasparenza i cittadini e i lavoratori, al fine di garantire i massimi livelli di sicurezza, da un lato, e la massima capillarità e rapidità della vaccinazione, dall’altro”, spiegano Sinopoli e Dettori.

Infatti, “perché il piano vaccinale proceda al meglio, le persone devono essere messe in condizione di serenità rispetto all’efficacia e alla non nocività del farmaco”.

“In una fase come quella attuale in cui i dati di contagio sono in preoccupante risalita e le dosi di vaccini scarseggiano, va fatta dunque immediata chiarezza su eventuali rischi e sulla possibilità o meno di utilizzo di tutte le riserve vaccinali in nostro possesso, per evitare di mettere in discussione gli enormi sforzi che il Paese sta facendo”, conclude la nota.