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Azzolina: vorrei i ragazzi presenti all’orale della Maturità

La ministra: ho letto l’appello di Giordano sul Corriere, da docente conosco l’importanza dell’esame

20/04/2020
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Corriere della sera

Se fosse per lei, la ministra Lucia Azzolina farebbe gli esami di maturità a scuola, così come ha chiesto sabato sul Corriere lo scrittore Paolo Giordano in un appello in cui invitava a salvare il rito di passaggio, che per molti ragazzi resta un’occasione unica, senza ridurlo ad un colloquio online di incerto svolgimento e di pochissimo interesse per gli studenti stessi. Dopo un giorno di riflessione la ministra ha scritto sulla sua pagina Facebook un lungo post in cui spiega quello che pensa della proposta e il suo appoggio alla richiesta pubblicata due giorni fa: «Ho letto l’appello di Paolo Giordano sul Corriere della Sera: chiede di svolgere l’orale degli esami di Stato in presenza. Come docente conosco bene il peso specifico che questa prova ha nella vita dei nostri ragazzi. Mi sono battuta fin dall’inizio dell’emergenza per salvaguardare gli esami. L’Italia è tra i Paesi in Europa che hanno deciso di mantenerli e di non annullarli. Anche per questo, come ho già detto nei giorni scorsi, auspico davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza. Ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti».

E infatti la questione della sicurezza degli studenti e delle commissioni — oltre tredicimila, composte da sei membri interni e da un presidente esterno che sarà nominato nelle prossime settimane — è centrale per poter far svolgere le prove a scuola. Azzolina racconta di aver ricevuto molte lettere da parte di maturandi che vogliono fare un esame vero per quanto possibile, ma presidi e sindacati pongono la questione della garanzia dello svolgimento in condizioni sicure per tutti: servono termometri, mascherine, aule pulite e sanificate per poter permettere di non avere incidenti né ai ragazzi né ai professori e al resto del personale scolastico.

Ne discuterà dunque nei prossimi giorni la commissione istituita presso il ministero per programmare la fase due della scuola, che sarà guidata dall’economista Patrizio Bianchi, e ne discuterà la ministra con la maggioranza e con i sindacati che chiedono una decisione per tempo che permetta di organizzare protocolli e esami. Per quanto riguarda lei, la ministra racconta che «la maturità, di cui conservo vividi ricordi, è stato uno dei momenti più belli della mia vita».


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