Basta didattica a distanza Ora cambiare prospettiva
lettera
Il comitato «A Scuola!»
Lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Sostenere che il sistema di didattica a distanza in vigore da mesi in migliaia di scuole italiane garantisca il diritto all’istruzione a tutti gli alunni è una palese menzogna: a settembre il 12% dei minori in Italia non aveva un computer o tablet per seguire le lezioni a distanza e quasi il 60% doveva in ogni caso condividere questi strumenti con un altro membro della famiglia. La prolungata mancanza di socialità svantaggia inoltre i più deboli e genera alienazione, nonché dipendenza da video e social network.
Se continuiamo su questa strada, negando agli studenti il diritto a un’istruzione di qualità, questa situazione già fragile non potrà che peggiorare. E il risultato sarà solo quello di aumentare a dismisura la disuguaglianza sociale.
Non possiamo continuare così. È a tutti evidente che gestire un Paese durante una pandemia è un’operazione estremamente ardua e complessa. Ma l’attuale crisi richiede delle scelte, non una paralisi continua. Vincolare l’apertura della Scuola al meccanismo delle zone o al capriccio dei governatori regionali rende ogni decisione instabile. Come genitori, docenti e cittadini siamo stanchi. C’è bisogno di un cambiamento di prospettiva. Chiediamo di fare uno sforzo per rimettere proprio ora la Scuola al centro di ogni scelta politica. La Scuola deve ripartire. Non nell’interesse di pochi genitori, ma per il bene della collettività intera.