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Berlusconi: insegnanti tutti di sinistra, bonus per cambiare scuola
Siccome gli insegnanti sono tutti di sinistra (e pure poteri forti in mano ai comunisti), bonus per le scuole paritarie. Riparte l’offensiva di Berlusconi contro la scuola pubblica e contro i prof
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Ci risiamo. Puntuale come un orologio svizzero arriva la consueta requisitoria contro la scuola pubblica e contro i docenti, comunisti, da parte del coordinatore nazionale del Pdl, ministro dell’economia in pectore (se vince) e già presidente del consiglio per 8 anni negli ultimi dieci, Silvio Berlusconi.
Infatti aprendo la campagna elettorale nel Lazio il leader del Pdl ha detto: ''A scuola ci sono gli insegnanti di sinistra, dunque le famiglie devono avere un bonus per mandare i propri figli nelle scuole private cattoliche''.
La vecchia, perché varie volte ripetuta, tiritera secondo cui i docenti italiani siano “inculcatori” di idee nefaste e comuniste nella mente dei giovani si riaffaccia prepotente e così, per giustificare le proposte, presenti nel programma elettorale del Pdl, di consentire alle scuole di chiamarsi i docenti e di implementare il “modello Lombardia” in tutta la Nazione, si torna a sparare con la consueta disinvoltura contro i docenti e nel mucchio.
Ma aveva pure detto, nelle precedenti campagne elettorali, che i docenti erano dei poteri forti in mano alla sinistra, mentre tutti i mali della scuola e la impreparazione, rispetto agli alunni europei, dei nostri ragazzi era dovuta alla provenienza sessantottina dei docenti, definiti pure: fannulloni, ignoranti e paraculi.
Non si capisce il motivo di tanta acredine contro i professori italiani che finora hanno fatto, seppure pagati mali e seppure messi all’angolo e umiliati da una legislazione farraginosa, il proprio dovere con “onore e lealtà”.
Ogni partito, se il popolo gli concede di governare, ha diritto di implementare la sua idea di società e quindi di smantellare, nel nostro caso, perfino la scuola pubblica, ma da qui a definire gli insegnanti tutti dei pericolosi comunisti a causa dei quali bisogna fare scelte di questo tipo, e non per un principio ideologico ed economico, non ci pare eticamente corretto