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BresciaOggi-Cento cattedre "scoperte".

Cento cattedre "scoperte". La situazione più critica alle elementari. Crescono gli studenti. I sindacati della scuola lanciano l'allarme organici. "Da troppo tempo il personale della scuola ha su...

24/04/2005
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Bresciaoggi

Cento cattedre "scoperte".
La situazione più critica alle elementari. Crescono gli studenti.

I sindacati della scuola lanciano l'allarme organici. "Da troppo tempo il personale della scuola ha subito tagli pesanti, il fondo del barile è stato raschiato e ora c'è difficoltà a garantire persino il tempo scuola richiesto dalle famiglie", dicono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil scuola Santo Gaffurini, Enrico Franceschini e Francesco Patitucci. E ieri hanno convocato la stampa, e invitato consiglieri regionali e parlamentari bresciani perchè segnalino la cosa ai "piani alti".
Non si tratta più di progetti per l'integrazione degli stranieri, di risorse aggiuntive per arricchire l'offerta formativa. Il problema è coprire le ore di lezione. Alle materne "non sarà più possibile l'anticipo - sottolineano i confederali -, secondo il Csa ci vorrebbero 20 sezioni in più e si tampona trovandone 10 con personale tolto ad altri ordini di scuola".
Ma saranno le elementari ad essere più penalizzate. Sempre il Csa "calcolava 116 posti docente in più, ne hanno dati solo 12". Alla media aumentano le classi a 33 ore (più 9 rispetto all'anno scorso). E se non bastasse il Comune di Brescia "non ha più soldi e non può più per legge garantire l'assistenza alla mensa con personale proprio". Per fortuna che "in via transitoria è disposto ad aiutare le scuole con un finanziamento in denaro".
A fronte di ciò, gli stessi dirigenti scolastici bresciani hanno scritto ai direttori regionali e provinciali per far presente che "l'organico assegnato in alcuni casi non copre nemmeno le ore frontali d'insegnamento", che "il numero di docenti è penalizzato mentre gli alunni, anche stranieri, aumentano", che le promesse fatte dal dirigente Csa Giuseppe Colosio in un precedente incontro "non sono state ossequiate nonostante il suo impegno a coprire le ore di insegnamento e mensa con docenti dello Stato".
Si muovono anche le segreterie confederali nazionali, che per il 9 maggio hanno indetto una giornata di mobilitazione. Ma cercano pure di coinvolgere le forze politiche. Ieri a Brescia hanno risposto all'appello i consiglieri regionali Arturo Squassina (Ds) e Osvaldo Squassina (Prc), oltre al deputato Ds Franco Tolotti.
Il fatto è che una volta c'era l'organico di diritto (calcolato sulla base delle iscrizioni di gennaio) e quello di fatto (iscritti effettivi), e il Provveditorato poteva intervenire all'occorrenza. Ora c'è solo l'organico di diritto definito a livello nazionale - spiegano i sindacati - e ripartito tra regioni e province. A Brescia dovrebbero esserci 12.295 bambini alle materne senza grosse variazioni rispetto all'anno scorso ma con una lista d'attesa di 350 di tre anni.
Alle elementari saranno 1.314 in più rispetto all'anno scorso (52.871 contro 51.557) con 323 anticipi. Le classi richieste sono 2.853 (479 a 40 ore). I posti insegnante sono 4.519 come l'anno scorso. Gli studenti crescono pure alle medie (31.108 contro 30.818) e alle superiori (42.847 contro 41.638). Gli insegnanti non aumentano per legge. E a fronte di tutto ci sono 150 alunni di terza media che non hanno scelto nessuna superiore, e 400 circa (su 1.289) che non troveranno posto nei Cfp regionali, dove si sono iscritti. mi.va."