Caccia a mille segretari Cspi: ma senza esonero non va
Sì ai segretari di scuola prestati alle commissioni del concorso. A patto che siano sotituiti nei compiti che già svolgono a scuola, che non debbano fare il doppio lavoro
Franco Bastianini
Sì ai segretari di scuola prestati alle commissioni del concorso. A patto che siano sotituiti nei compiti che già svolgono a scuola, che non debbano fare il doppio lavoro. La condizione è stata dettata dal Cspi, il parlamentino della scuola, nel parere, favorevole, alla modifica della composizione delle commissioni d'esame del prossimo concorso chiesta dal ministero dell'istruzione (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di giovedì scorso). Il segretario da assegnare ad ogni commissione giudicatrice dei concorsi per titoli ed esami per l'accesso ai ruoli del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado potrà essere individuato, dice la modifica, oltre che tra il personale amministrativo appartenente alla seconda area o superiore in servizio presso la sede centrale del ministero dell'istruzione e presso gli uffici scolastici regionali e territoriali, anche tra i direttori dei servizi generali e amministrativi e gli assistenti amministrativi in servizio presso le istituzioni scolastiche. L'inclusione del personale Ata non era prevista dall'art. 2, comma 5, del decreto ministeriale 23 febbraio 2016, n. 96. Circa mille i segretari neccessari, se dovesse essere confermata la stima sul fabbisogno di commissioni.
La proposta di estendere la platea dei segretari si è resa necessaria per sopperire alla carenza di personale dell'amministrazione scolastica centrale e periferica, che si assompagna alla carenza dei semplici commissari, per la quale molte regioni stanno riaprendo le domande nella speranza di trovare candidati. Il consiglio superiore della pubblica istruzione, presieduto da Francesco Scrima, ha espresso all'unanimità parere positivo ma a condizione che il personale Ata utilizzato nelle commissioni, «prioritariamente su base volontaria», sia sostituito a scuola tramite conferimento di supplenza per tutto il periodo della durata dell'impegno nelle operazioni concorsuali. La supplenza consentirebbe agli uffici delle segreterie scolastiche di svolgere compiutamente il servizio anche in un periodo particolare quale è quello dei mesi di giugno, luglio e agosto. Il decreto la esclude per garantire che l'operazione sia a zero costi. Anche in questo caso servirebbe dunque una nuova copertura.