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Cambiano i test d’ingresso all’università

Nel corso del question time di mercoledì alla Camera, il ministro dell’istruzione, on. Gelmini, ha annunciato che presto verranno modificati radicalmente

26/02/2011
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Tuttoscuola

 

Nel corso del question time di mercoledì alla Camera, il ministro dell’istruzione, on. Gelmini, ha annunciato che presto verranno modificati radicalmente i test d’ingresso all’Università per quelle facoltà in cui è previsto il numero chiuso. La polemica contro l’attuale natura dei test di ammissione è venuta propria dagli studenti che hanno sostenuto il test d’ingresso a Medicina che avevano protestato contro le domande di cultura generale.

Per il ministro Gelmini i test di cultura generale sono obsoleti ed è preferibile che vengano sostituiti da domande che mettano alla prova la capacità di analisi e di ragionamento dei candidati.

Insomma dopo anni di quiz alla Rischiatutto, da cui erano banditi criteri riflessioni e concetti, privilegiando soprattutto l’aspetto mnemonico sulla cultura generale, ora si cambia.

Il cambiamento annunciato dal ministro dovrebbe arrivare dal prossimo anno accademico. “Concordo sul fatto che i test di cultura generale – ha detto il ministro Gelmini durante il Question Time – siano scarsamente adeguati al tipo di selezione di cui abbiamo bisogno. Serve più qualità, trasparenza e una valutazione effettiva dell’idoneità degli studenti oltre che della loro competenza. Credo sia urgente sostituirli in tutto o in parte con quesiti di natura logico-deduttiva che premino soprattutto le capacità di analisi e di ragionamento dei candidati”.

Il ministro vorrebbe anche che gli esiti dei test d’ingresso siano validi almeno per due o tre sedi, su base regionale, per ampliare le chance dei ragazzi. Infatti attualmente ciascun candidato concorre ad una sola sede e può quindi risultare escluso da tutto il sistema anche se, magari, con il punteggio ottenuto avrebbe potuto guadagnare una buona posizione nella graduatoria di un’altra università.