CGIL parte dalla Sardegna la Scuola del Popolo
Lo hanno spiegato in conferenza stampa il segretario nazionale della FLC CGIL Alessandro Rapezzi, il funzionario della Cgil e ideatore del progetto Ivo Vacca e i segretari provinciali della Cgil Andrea Sanna, della FLC CGIL Antonello Cossu e dello Spi Antonina Fancello.
Si chiama “Scuola del popolo”, non rilascerà diplomi o attestati ma ha grandi ambizioni, per esempio cambiare la vita a chi la frequenterà, anche se per ora è solo un progetto sperimentale. L'idea è della FLC CGIL di Oristano e della Sardegna ma è stata adottata anche dal sindacato nazionale. «Vogliamo aprire le nostre sedi a tutti come luogo di promozione culturale, ma soprattutto agli ultimi e agli esclusi, non importa se giovani o anziani, per dargli una nuova opportunità», hanno spiegato in conferenza stampa il segretario nazionale della FLC CGIL Alessandro Rapezzi, il funzionario della Cgil e ideatore del progetto Ivo Vacca e i segretari provinciali della Cgil Andrea Sanna, della FLC CGIL Antonello Cossu e dello Spi Antonina Fancello.
La sperimentazione partirà da Oristano già nelle prossime settimane con tre laboratori (disegno e storia dell'arte, storia del '900 e lettura) che si terranno nella sede della Cgil di via corso Umberto e ospiteranno da un minimo di dieci a un massimo di trenta “allievi”. Cagliari seguirà a settembre, ma partirà già a fine giugno con una lezione di prova all'aperto. Poi toccherà a Taranto, Perugia, Como, La Spezia e Roma.
Ogni territorio lavorerà su tematiche affini alle proprie tradizioni e al contesto, sempre con la finalità di stimolare la riflessione, favorire lo scambio di idee e il confronto fra le persone. «La nostra è una scommessa che lanciamo e che anche altri potranno raccogliere», hanno detto i promotori del progetto spiegando che per la Cgil è un ritorno all'idea di soccorso mutualistico che ha caratterizzato le origini del sindacato.