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Cgil, uno sciopero per parlare a tutti

Il quarto punto riguarda la scuola. Per la scuola pubblica, l'università e la ricerca - Investimenti sulla conoscenza e sul diritto allo studio

04/05/2011
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Aprileonline

Il bilancio di due anni e mezzo di crisi e di tre anni di governo "è del tutto negativo per il lavoro". Ne è convinta la leader della Cgil, Susanna Camusso, che oggi, dopo un'assemblea con i lavoratori del Nuovo Pignone a Firenze, è tornata a spiegare i motivi dello sciopero del 6 maggio. "Sono aumentate le tasse, e sono diminuiti i diritti dei lavoratori. Le manovre del ministro Tremonti - ha aggiunto - hanno portato solo effetti depressivi". Secondo il segretario della Cgil, infatti, "i rapporti con il Governo non si misurano in via teorica ma pratica", e per questo Camusso chiede anche agli altri sindacati "di fare una riflessione su questo, perché qualche cambiale che era stata data forse non è andata in scadenza".

Camusso, ha ribadito che lo sciopero non è di un solo sindacato "ma vuole parlare a tutto il mondo del lavoro, ai lavoratori anche non iscritti al sindacato o iscritti ad altri sindacati". Uno sciopero, quello di venerdì prossimo, che ha ricordato "parla di lavoro, di fisco, di cambiamento, di una politica economica del Governo che sta solo peggiorando le condizioni dei lavoratori". Rispondendo a chi le faceva notare che anche il presidente Napolitano aveva invitato i sindacati ad essere uniti, Camusso ha risposto che "anche la Cgil ha sempre detto la stessa cosa, e continuiamo a dirlo: le divisioni rendono più debole il lavoro, le sue rivendicazioni". E infine il segretario della Cgil ricorda che anche dalle piazze del primo maggio "abbiamo rilanciato l'idea che bisogna darsi delle regole per le elezioni dei lavoratori nella rappresentanza sindacale, di certificazione di questa rappresentanza, di organizzazione e di regole di democrazia". Poi, sempre rivolgendosi al Governo, ha criticato chi teorizza, "ed è scandaloso che questo arrivi dal ministro del Lavoro che dovrebbe essere super partes, che il lavoro e' alla qualunque. Viene detto ai giovani di fare lavoretti invece di cercare una prospettiva seria. E' un'equazione che - ha concluso - un Paese come il nostro non può permettersi. Non si può competere nel mondo abbassando la qualità di vita delle persone, abbiamo esattamente il problema contrario".

La mobilitazione di venerdì ruota intorno ai temi del Fisco e del Lavoro. Due grandi temi che si articolano in 12 punti. Ecco la sintesi della piattaforma in dodici punti:
1. Per uscire dalla crisi e avviare la crescita - Difendere il lavoro con un sistema di ammortizzatori sociali che copra tutti coloro che lo hanno perso. Promuovere buona occupazione e nuove occasioni di impiego. Potenziare l'economia con investimenti, spesa in opere pubbliche, innovazione e ricerca, controllo sui prezzi e qualificazione della Pubblica Amministrazione.
2. Per difendere i redditi - Un fisco giusto attraverso una vera lotta all'evasione. Un fisco più leggero per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati. Un fisco più pesante sulle transazioni speculative, sulle rendite e sulle grandi ricchezze.
3. Per una nuova politica industriale e per rilanciare gli investimenti - Riordino degli incentivi per un maggiore e migliore sviluppo, puntando su ricerca e innovazione industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Nuove misure per il sistema produttivo per portarlo verso settori e prodotti sostenibili ad alto valore tecnologico e di conoscenza. Favorire la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

Il quarto punto riguarda la scuola. Per la scuola pubblica, l'università e la ricerca - Investimenti sulla conoscenza e sul diritto allo studio. Sviluppo della qualità per la scuola pubblica, l'università e la ricerca. Considerare la cultura come un investimento per la crescita civile, morale ed economica. Valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese.
5. Per un welfare diffuso e di qualità - Rifinanziare adeguatamente il servizio sanitario, il fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza. Definire un piano nazionale contro la povertà e l'esclusione sociale.
6. Per un adeguato livello delle pensioni e del benessere oltre il lavoro - Meccanismi di rivalutazione delle pensioni e il riconoscimento della quattordicesima. Garantire alle future generazioni un reddito da pensione adeguato. Ripristinare la flessibilità dell'età pensionabile.
7. Per i giovani e per il futuro - Avviare interventi straordinari per creare occupazione e sradicare la precarietà. Costruire un sistema di welfare che dia ai giovani autonomia dalla famiglia.
8. Per le donne, una battaglia per la dignità - Introdurre incentivi fiscali all'occupazione. Garantire la tutela concreta della maternità e introdurre il congedo obbligatorio di paternità. Una legge che impedisca il licenziamento preventivo come le dimissioni in bianco.
9. Per il lavoro pubblico - Rinnovo dei contratti nazionali e dei contratti integrativi contro ogni accordo separato. Blocco dei licenziamenti dei precari e definizione di un piano occupazionale.
10. Per una nuovo politica di accoglienza e cittadinanza attiva dei migranti - Regolarizzare i lavoratori immigrati per sconfiggere la piaga del lavoro nero. Fornire i livelli essenziali di welfare. Regolare i diritti di cittadinanza per superare le discriminazioni a partire dal diritto di voto.

Infine federalismo e democrazia nei luoghi di lavoro. 11. Per un federalismo solidale ed efficace a livello regionale e comunale - Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali affinché il federalismo non divida ulteriormente il paese. Garantire agli enti locali le risorse per i diritti sociali, il welfare e l'equità della tassazione. Promuovere l'integrazione socio-sanitaria investendo nei servizi territoriali e nella riqualificazione della rete ospedaliera.
12. Per più democrazia nei luoghi di lavoro - Eleggere ed estendere le Rsu in tutti i settori privati. Misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali sulla base degli iscritti e dei voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu. Garantire ai lavoratori la possibilità di esprimere un voto vincolante sugli indirizzi e sugli esiti contrattuali, ancora di più in presenza di accordi separati.
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, interverrà a Napoli. La manifestazione regionale prevede il concentramento in Piazza San Francesco (adiacente Piazza Garibaldi) alle 9 e comizio in piazza Dante.