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Città di Salerno-Viene ''negato'' l'ingresso ai bambini Dure accuse della Cgil sulla riforma

Viene ''negato'' l'ingresso ai bambini Dure accuse della Cgil sulla riforma Una circolare impone le materne ai bimbi di 3 anni Leandra Motti Caos ieri mattina nelle scuole dell'infanzia. Mol...

17/09/2004
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La Città di Salerno

Viene ''negato'' l'ingresso ai bambini Dure accuse della Cgil sulla riforma
Una circolare impone le materne ai bimbi di 3 anni

Leandra Motti

Caos ieri mattina nelle scuole dell'infanzia. Molti bambini sono stati costretti a tornare a casa, al loro secondo giorno di scuola, dopo aver atteso tanto di entrare per la prima volta nelle scuole. Genitori sul piede di guerra e scuole in difficoltà. Hanno dovuto affrontare le difficoltà di modificare le graduatorie di ingresso a causa di una circolare della direzione scolastica regionale giunta in loro possesso solo l'altro ieri. Una circolare della direzione scolastica regionale, giunta l'altro ieri nelle scuole ha rivoluzionato il sistema di iscrizioni. Secondo la legge Moratti, da quest'anno potevano essere accettati nelle scuole materne anche i bambini di due anni e mezzo, prevedendo, a discrezione dell'istituto accogliente, di accettare i bambini che compiono i 3 anni entro il prossimo 21 febbraio e non più entro il 31 dicembre dell'anno in corso, come in precedenza. "La riforma Moratti aveva destato diverse perplessità anche prima di questa situazione, sia da un punto di vista pedagogico che pratico -spiega Giuseppe Carbonara della Cgil Scuola di Salerno - Pedagogico, in quanto è discutibile l'idea di inserire nelle classi bambini con una grande differenza di età, che diventa sempre più problematica negli anni successivi di scuola. Ma quello che ci ha lasciati più perplessi è il fatto che il sistema scolastico così come è adesso non è in grado di accogliere un numero superiore di bambini. Aumentare gli iscritti significa anche prevedere l'aumento dell'organico, l'ampliamento delle strutture e i finanziamenti. Sempre secondo la Legge Moratti le scuole dovrebbero accogliere questi bambini a costo zero. Questo prevede spese maggiori per le scuole. Per questo un sovraffollamento delle scuole ha comportato necessariamente difficoltà enormi per i plessi scolastici". Queste problematiche di conseguenza hanno spinto la regione ad emanare un ordinanza che richiedesse alle scuole di accettare solo i bambini che avessero compiuto gli anni entro il 31 dicembre. "Il direttore scolastico ha preso atto di questa difficoltà ed ha chiesto alla scuola sostanzialmente di applicare la vecchia normativa". continua Carbonara. Il problema sostanziale restano tutte quelle famiglie che avevano avuto garanzia di iscrizione per i loro figli per quest'anno scolastico e che sono costretti ora ad adottare risoluzioni alternative. "Quello che preoccupa più noi della Cgil è il ripiego delle famiglie verso scuole private, che non garantiscono come le pubbliche un controllo adeguato sia pedagogico che organizzativo. Come ad esempio il numero di alunni per sezione. Chi garantisce che venga rispettato nelle scuole private?" Altro problema sostanziale è le difficoltà in cui si ritrovano le scuole che hanno garantito un'iscrizione e che ora devono scegliere, ad interpretazione, se attenersi alla Legge Moratti per quanto riguarda gli iscritti già registrati, oppure rifiutare tanti bambini, che erano già pronti a recarsi a scuola per il nuovo anno accademico.