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CNPI: il TAR Lazio dà ragione alla Flc e condanna il Ministero

Con una sentenza pubblicato in questi giorni il Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato a suo tempo dal sindacato di Mimmo Pantaleo. Adesso il Miur ha 60 giorni di tempo per predisporre il decreto istitutivo del nuovo organismo (Consiglio superiore della pubblica istruzione).

16/10/2013
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La Tecnica della Scuola

di Reginaldo Palermo

Con una sentenza pubblicato in questi giorni il Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato a suo tempo dal sindacato di Mimmo Pantaleo. Adesso il Miur ha 60 giorni di tempo per predisporre il decreto istitutivo del nuovo organismo (Consiglio superiore della pubblica istruzione).
Il Ministero deve a più presto porre rimedio alla inerzia con cui ha finora affrontato la questione della mancata proroga delle competenze del CNPI.
Lo ha stabilito il TAR Lazio con una sentenza emessa a seguito del ricorso presentato mesi addietro dalla Flc-Cgil.
Come si ricorderà, il CNPI ha cessato ogni attività al 31.12.2012 perché il Governo Monti non aveva ritenuto opportuno prorogarne compiti e funzioni.
Il decreto legislativo 233 del 1999 stabiliva infatti che il CNPI sarebbe stato sostituito da un nuovo organismo denominato Consiglio superiore della pubblica istruzione ma che avrebbe continuato ad esistere fino a che questo secondo organismo non si sarebbe insediato.
In realtà, di anno in anno, l’operazione è slittata con continue proroghe. Lo scorso anno, però, il Governo ha deciso di non inserire il funzionamento del CNPI nel consueto decreto “mille proroghe” di fine anno.
La decisione non è piaciuta affatto ai sindacati che hanno più volte protestato. La Flc-Cgil si è anzi rivolta alla giustizia amministrativa che, ora, ha sanzionato il comportamento del Miur.
L’Amministrazione scolastica ha giustificato la propria inerzia sostenendo che a partire dal 2001 la riforma del titolo V della Costituzione ha modificato le competenze statali e regionali in materia di istruzione, ma il Tar ha argomentato che il Ministero avrebbe comunque dovuto dare attuazione a quanto previsto dal decreto 233 del 1999.
In concreto, adesso, il Miur ha 60 giorni di tempo per adempiere a quanto previsto dalla sentenza del TAR. In caso contrario verrà nominato un commissario ad acta che dovrà avviare le procedure per insediare il Consiglio superiore della pubblica istruzione.