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Como:Troppi bocciati La preside scrive al ministero.

Troppi bocciati La preside scrive al ministero. Così tanti respinti sono forse frutto di una rigidità eccessiva dei docenti" La dirigente di Como Lago: "Dati allarmanti" www.corrierecomo.it ...

19/06/2004
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Troppi bocciati La preside scrive al ministero.
Così tanti respinti sono forse frutto di una rigidità eccessiva dei docenti"
La dirigente di Como Lago: "Dati allarmanti"

www.corrierecomo.it

Troppi bocciati negli istituti superiori di Como, e la dirigente dell'Istituto comprensivo di Como Lago, Ezia Molinari, che è anche consigliere comunale di Forza Italia, ha preso carta e penna e ha scritto direttamente al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. Non solo. Si dice "pronta sin da ora a formare un comitato civico delle famiglie che hanno visto i loro figli bocciati, per studiare insieme le strade idonee ad approfondire il fenomeno".
Chiarissimo l'obiettivo: sapere se, sul Lario, il 20% di bocciati nelle Superiori, con punte del 36% negli istituti professionali, siano un'anomalia tutta nostra o se vi siano cause diverse e forse oscure, all'origine del preoccupante fenomeno.
"I dati sulle bocciature negli istituti superiori sono veramente allarmanti - dice la dirigente scolastica - A memoria, credo che si tratti di cifre raramente eguagliate nel recente passato, e comunque inducono ad una riflessione per chi come me lavora nella scuola e se ne occupa anche in ambito politico".
I termini utilizzati dalla Molinari sono netti. "Credo che la cosiddetta 'mortalità scolastica' registrata quest'anno sia inaccettabile per una realtà come quella di Como - sottolinea la dirigente scolastica di Como Lago - Mi sembra difficile credere che così tanti giovani non si siano dimostrati all'altezza dei rispettivi compiti".
Al ministro Moratti, la Molinari chiede apertamente di indagare sulle cifre per capire se si tratti di una caratteristica negativa tutta comasca, se si tratti di un fenomeno nazionale o se si possano tentare altre cause.
"Credo sia un dovere cercare di capire cosa sta succedendo nella nostra città - afferma la consigliera comunale - Ho interessato della vicenda anche il nostro parlamentare Mario Alberto Taborelli, che potrebbe presentare un'interrogazione alla Camera sull'argomento". Ciò che più sorprende è la evidente divergenza tra gli obiettivi della riforma voluta da Letizia Moratti e la realtà scolastica cittadina. "Lo scopo con cui il ministro ha proposta la riforma della scuola - osserva ancora - è proprio di personalizzare di più i corsi sulle caratteristiche dei ragazzi, di diversificare più possibile le offerte formative, di permettere agli studenti di esprimere al massimo le proprie potenzialità". Eppure a Como i risultati sembrano opposti.
"Così tante bocciature alle superiori - dice la Molinari - sono probabilmente frutto di una rigidità eccessiva dei docenti, o meglio ancora di una mentalità notarile di approccio allo studente che è l'esatto contrario di quanto auspicato dalla riforma del governo".
La responsabile comasca del Dipartimento Istruzione di Forza Italia non vuole usare una parola, ma la sua paura che la politica faccia capolino negli istituti e nelle valutazioni è palpabile. "Non voglio certo dire che le bocciature siano frutto di una convinta scelta ideologica anti-Moratti - dice la Molinari - Mi limito a constatare che la distanza tra l'intento della riforma e la realtà della sua applicazione è notevolissima".
In ogni caso, alla luce soprattutto del 36% di bocciati negli istituti professionali, l'esponente di Forza Italia ipotizza la costituzione di un comitato civico aperto alle famiglie. "Non intendo costruire un comitato dei ricorsi al Tar - sostiene la Molinari - Sto semplicemente valutando di offrire uno strumento di supporto ai tantissimi genitori che hanno visto il proprio figlio respinto. Insieme, poi, si potrebbero cercare le strade migliori per analizzare a fondo le singole situazioni e valutare quali iniziative dover intraprendere".