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Concorso, possibile riprovarci

DL SOSTEGNI BIS/ Entra nel vivo l'iter di conversione alla Camera, ecco le novità

15/06/2021
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Eliminare lo straordinario gratis dal 1° settembre, cancellare il divieto di partecipare al concorso successivo per chi non supera quello precedente, abrogare la norma che prevede la prova disciplinare a fine anno per chi sarà immesso in ruolo dalla I fascia delle Gps. Sono queste alcune delle proposte di modifica del decreto-legge 73/2021 presentate alla camera. Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto il 10 giugno scorso. E adesso l'iter di conversione in legge entrerà nel vivo della discussione parlamentare, che dovrà concludersi necessariamente entro 60 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento. Al Senato il testo dovrebbe arrivare blindato, senza possibilità dunque di ulteriori modifiche.

La maggioranza intanto sembra avere trovato un accordo sulle modifiche ad alcuni punti. Tra questi, la previsione che i candidati che non passano il concorso saltino il primo turno successivo un turno. Questa norma dovrebbe essere cancellata senza intoppi.

La maggioranza di governo avrebbe anche raggiunto un'ampia convergenza sull'istituzione di percorsi formativi finalizzati al conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento. Che dovrebbero essere destinati agli aspiranti docenti attualmente inseriti nella II fascia delle Gps. Il governo avrebbe deciso, inoltre, di procedere con celerità allo svolgimento dei concorsi per le discipline Stem (A020-Fisica: 2828 cattedre; A026 – Matematica: 1005 cattedre; A027-Matematica e Fisica: 815 cattedre; A041- Scienze e tecnologie informatiche: 903 cattedre).

I concorsi, secondo le intenzioni dell'esecutivo, dovrebbero svolgersi e concludersi entro il prossimo mese di luglio. Sempre entro luglio dovrebbero concludersi le procedure di immissione in ruolo del concorso straordinario che risulteranno concluse. In tutto, dovrebbero essere effettuate circa 6mila immissioni. Fermo restando che il governo intende assumere a tempo indeterminato, già dal prossimo anno, almeno 70mila docenti e, a regime nel triennio, non meno di 112mila docenti.

Il ministero dell'istruzione, inoltre, ha chiesto all'Inps di elaborare una proiezione sui pensionamenti che dovrebbero verificarsi nella scuola nei prossimi 10 anni. Così da programmare il fabbisogno di assunzioni su un arco di tempo più ampio.

Restano in piedi, invece, le questioni dello straordinario gratis dal 1° settembre e della prova disciplinare al termine dell'anno di prova per i docenti che saranno immessi in ruolo tramite lo scorrimento delle Gps di I fascia. Su queste ultime due, peraltro, si sarebbe verificata un'ampia convergenza da parte dei sindacati, compresa l'Associazione nazionale presidi.

Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, peraltro, le proposte avanzate avrebbero incontrato anche il favore del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. Pertanto, se le proposte di emendamento dovessero essere approvate, i corsi di recupero a settembre non dovrebbero più rientrare nell'attività ordinaria e dovrebbero essere retribuiti.

Mentre, per quanto riguarda i neoimmessi dalle Gps, la proposta avanzata è quella di cancellare la prova disciplinare all'esito positivo dell'anno di prova. E se sarà approvata, i candidati saranno immessi in ruolo definitivamente subito dopo il parere positivo del comitato di valutazione e il placet del dirigente scolastico.

Niente da fare, invece, per i vincoli alla mobilità che, sebbene ridotti da 5 a 3 anni, dovrebbero rimanere. Compresa l'estensione del vincolo triennale a tutti i docenti che otterranno il trasferimento. Anche se il vincolo non dovrebbe essere applicato agli esiti dei movimenti che sono stati pubblicati il 7 giugno scorso. La relazione illustrativa allegata al decreto-legge 73/2021, infatti, ne prevede l'applicazione solo dal prossimo anno. Anche se la norma non fa menzione di tale applicazione ritardata.

Tra gli emendamenti presentati ve ne sono alcuni, elaborati da Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, volti a favorire le scuole paritarie. Come, per esempio, l'estensione alle scuole dell'infanzia paritarie di finanziamenti per le misure anti-Covid 19. Che dovrebbero essere rimpinguati di altri 10 milioni di euro passando da 50 a 60 milioni. Un'altra proposta prevede la possibilità di consentire, sempre alle paritarie, di assumere anche l'anno prossimo gli educatori nel caso non vi fossero aspiranti docenti in numero disponibile per coprire tutti i posti.

Per le scuole secondarie paritarie, l'ex sottosegretario all'istruzione del governo Renzi ha chiesto di introdurre una deroga alla norma che prevede che i docenti da assumere a tempo indeterminato debbano essere necessariamente abilitati. Così da consentire la stabilizzazione anche dei non abilitati. Un'altra questione oggetto di attenzione da parte dei deputati, sulla quale sono stati presentati diversi emendamenti, è quella di ripristinare la vigenza delle norme abrogate dal decreto-legge 73 sulla dirigenza tecnica (si veda Italia Oggi dell'8 giugno scorso).

Il ripristino è stato chiesto per procedere all'indizione dei nuovi concorsi in un quadro normativo chiaro da definire ulteriormente con un decreto ministeriale di natura regolamentare.