Contabilità, per la consultazione tempi stretti e risultati incerti
Il nuovo regolamento dovrà semplificare il lavoro delle scuole
Franco Bastianini
Dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi, associazioni professionali e organizzazioni sindacali hanno tempo fino alle ore ventiquattro di oggi per fare pervenire alla direzione generale per le risorse umane e finanziarie del ministero dell'istruzione, utilizzando l'indirizzo di posta elettronica revisione DI@istruzione .it, segnalazioni, suggerimenti, idee e proposte emendative/integrative quale contributo alla definizione e conseguente adozione di un nuovo regolamento di contabilità in grado di attualizzare quello vigente di cui al decreto interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44. Il 12 ottobre, quale termine ultimo per l'invio del richiesto contributo, era stato indicato nella informativa prot. n.14302 datata 30 settembre 2015 predisposta dalla suddetta direzione generale e inviata a tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, oltre che alla personale attenzione dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi.
Il nuovo regolamento di contabilità che il legislatore, attraverso il comma 143 della legge 107/2015, ha imposto al ministro dell'istruzione di adottare entro centottanta giorni a decorrere dal 16 luglio 2015, data di entrata in vigore della legge 107/2015, ha lo scopo di ridisegnare l'intero sistema di gestione amministrativo-contabile delle scuole e di fornire alla istituzioni scolastiche strumenti innovativi e più coerenti rispetto ai principi di efficienza, tempestività ed efficacia dell'azione amministrativa. Il tutto al fine di incrementare autonomia contabile delle istituzioni scolastiche ed educative statali e di semplificare gli adempimenti amministrativi e contabili.
Poichè per il raggiungimento dei predetti fini sarebbe stata utile se non addirittura indispensabile l'esperienza acquisita dai dirigenti scolastici e soprasttutto quella dei direttori dei servizi generali e amministrativi, è stata sicuramente opportuna la decisione della direzione generale per le risorse umane e finanziarie di invitare la scuola attiva a contribuire alla definizione del nuovo regolamento. Scontato, per tale decisione, anche il plauso di coloro che sono quotidianamente impegnati nella gestione amministrativo- contabile delle scuole e conoscono in prima persona gli aspetti di maggiore criticità che sono derivate e continuano a derivare dall'applicazione dell'apparato di regole contenute nel decreto interministeriale n. 44/2001.
Un contributo che sarebbe stato certamente maggiore se le scuole avessero avuto più tempo a disposizione per meglio approfondire le criticità anziché i soli sette giorni lavorativi concessi. Sempre che poi i contributi comqunue giunti siano presi in debita considerazione