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Corriere Adriatico-Il tormento dei precari

le supplenze le graduatorie ancora non sono aggiornate C'è anche la questione dei centri di montagna Le incertezze per il nuovo anno Il tormento dei precari Sul pianeta scuola, a pochi gior...

18/09/2004
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Corriere Adriatico

le supplenze le graduatorie ancora non sono aggiornate C'è anche la questione dei centri di montagna
Le incertezze per il nuovo anno
Il tormento dei precari

Sul pianeta scuola, a pochi giorni dall'inizio ufficiale delle lezioni, c'è ancora qualche questione irrisolta: il nodo riguarda, in particolare, la situazione dei docenti precari, quelli che dovranno essere nominati per supplenze temporanee dovute a malattie o a gravidanza degli insegnanti titolari della cattedra.

"I dirigenti degli istituti scolastici avranno bisogno di nominare alcuni insegnanti ma le supplenze verranno date in base a graduatorie valide fino all'anno scorso perché quelle nuove non sono ancora uscite - segnala Luigi Mungo, segretario della Cgil scuola -: i precari, quindi, si troveranno nella condizione di accettare delle nomine che dovranno essere riviste in base alle nuove graduatorie. Quando usciranno queste ultime? I tempi sono ancora incerti ma di sicuro tutto ciò provocherà dei disagi sia dal punto di vista didattico sia per quanto riguarda la situazione personale del supplente".

Ma la dirigente del provveditorato agli studi di Pesaro e Urbino, Maria Luisa Filippini Gaudiano, rassicura: "Tra le vecchie e le nuove graduatorie non penso che ci sarà molta differenza: e per quanto riguarda i tempi per la loro uscita penso che non avverrà prima della fine di ottobre o l'inizio di novembre".

Anche sul fronte delle nomine annuali, però, la situazione di quest'anno è stata alquanto movimentata: a differenza degli anni passati, infatti, è stato registrato un certo ritardo.

"Quest'anno le graduatorie hanno avuto un iter travagliato - commenta Luigi Mungo -: il ministero ha rimandato le nomine al 25 di agosto mentre gli anni passati la data era prevista per il 31 luglio. Nella nostra provincia, inoltre, le graduatorie erano pronte per il 6 settembre e le nomine sono state fatte entro il 10: la conseguenza di questo ritardo è inevitabilmente, una decurtazione dello stipendio degli insegnanti precari, che sono stati nominati, pari ai giorni in cui, a causa del ritardo, non hanno lavorato. Ma c'è ancora una questione per quanto riguarda i docenti precari che hanno prestato servizio o che lo prestano tuttora nelle scuole dei cosiddetti "comuni di montagna" che, ai fini del punteggio, comportano un raddoppio: il novero dei tali comuni, infatti, è stato ridotto da quattro a due (sono rimasti nella categoria i comuni di Montecopiolo e Carpegna e sono stati depennati Pennabilli e Sant'Agata Feltria). Il tutto a seguito della richiesta inoltrata da un insegnante di Pennabilli a cui è stato risposto che, essendo la propria scuola situata ad un'altezza inferiore ai 600 metri, non poteva considerarsi "scuola di montagna": la categoria, quindi, è stata rivista per intero ma dopo il 25 agosto e cioè dopo che le nomine erano state fatte".

Ma anche su questo punto interviene la dirigente del Provveditorato agli studi sostenendo che "non c'è possibilità di errore, le graduatorie sono state adeguatamente corrette".

ANTONELLA MARCHIONNI