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Corriere adriatico-Per una scuola da salvare

Incontro della Cgil in Comune con il segretario nazionale Per una scuola da salvare Panini: "La religione cattolica non è un obbligo" Il mondo della scuola s'interroga sul suo futuro, alla lu...

13/11/2003
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Il Corriere Adriatico

Incontro della Cgil in Comune con il segretario nazionale
Per una scuola da salvare
Panini: "La religione cattolica non è un obbligo"

Il mondo della scuola s'interroga sul suo futuro, alla luce della Riforma Moratti e della legge Finanziaria che si sta discutendo in Parlamento. Questo l'argomento al centro dell'incontro organizzato ieri dalla Cgil, che tenutosi presso la sala della Biblioteca comunale, ha visto la presenza del segretario generale nazionale della Cgil Scuola, Enrico Panini. Una presenza importante per un momento importante, con la scuola in procinto di rinnovare, nei giorni 9, 10 e 11 dicembre prossimi, le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie), "che qualcuno pensa di poter eliminare con disegni di legge ad hoc, o rispolverando liste di comodo con i famigerati 'sindacati gialli' come sta avvenendo ad Ascoli, nel tentativo di addomesticare la contrattazione che invece è e rimane un diritto democratico da poter esercitare", ha affermato Panini nel corso del suo intervento.

Il segretario nazionale della Cgil Scuola ha anche evidenziato quali siano attualmente i problemi, tanti, che affliggono la scuola italiana alle prese con l'ennesima riforma di cui tutti sentono parlare, ma che nei fatti è conosciuta da pochi.

"Una (contro)riforma - l'ha definita Panini -, che continuerà l'opera di devastazione della scuola pubblica, già iniziata con le leggi finanziarie 2002 e 2003, e che quella del 2004 in procinto di essere varata rischia di dare il colpo di grazia ad un comparto dove i problemi invece di essere risolti si acuiscono".

Il peggioramento delle condizioni di inserimento di studenti disabili, la riduzione del tempo pieno, e la continuità delle classi delle scuole professionali messa a rischio, sono alcuni degli esempi portati dal segretario della Cgil a dimostrazione di politiche deleterie del governo "che non investe per ampliare l'offerta formativa, preferendo a questa le campagne pubblicitarie".

"Il 29 novembre faremo a Roma una grande manifestazione unitaria - ha detto ancora Panini - nella quale ribadendo il valore della scuola pubblica, opporremo una strategia di non rassegnazione rispetto alle manovre del governo, che intende sostituire la democrazia di confronto, con lo schermo televisivo (in riferimento alle apparizioni in video di Berlusconi a reti unificate, ndr)".

L'incontro, vissuto attentamente dai molti presenti, è stato in precedenza aperto dalla relazione di Barbara Nicolai, segretaria provinciale e coordinatrice regionale della Cgil Scuola, che ha evidenziato diverse tematiche.

"Obiettivo principale di un sistema educativo - ha detto infatti la Nicolai - è quello di fornire alle giovani generazioni gli strumenti necessari, affinché gli studenti diventino parte attiva della società. Solo una scuola pubblica che riconosca le diversità facendole diventare ricchezza per tutti, può garantire un livello d'istruzione consono ad una società che si definisce evoluta e democratica". Un ultimo punto toccato, prima del dibattito, i due sindacalisti lo hanno riservato alla "laicità" della scuola, quale espressione coerente con i principi pluralisti della Costituzione, così come del resto insito nel Concordato del 1984,

"Dove è acclarato - si è ribadito - di fatto la facoltatitività dell'insegnamento della religione cattolica, con tutto quel che ne consegue in termini di non obbligatorietà delle preghiere all'inizio della giornata scolastica".