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Corriere: Atenei, così saranno premiati i virtuosi

Pronta la riforma dell’Agenzia di valutazione: stabilirà i parametri per assegnare i fondi

16/04/2009
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Corriere della sera

Università Snellita la struttura introdotta dal precedente governo. Al via dopo l’estate

A disposizione un fondo annuale di 7,5 miliardi: il 7% è riservato ai centri di maggiore qualità

ROMA — Il progetto risale al precedente governo: un’agenzia che valuta l’opera­to di atenei e enti di ricerca, dà i voti e premia quelli che si di­stinguono con maggiori fondi. Ma l’Agenzia nazionale di valu­tazione del sistema universita­rio e delle ricerca (Anvur), ridi­segnata dal ministro dell’Istru­zione Mariastella Gelmini, in approvazione al prossimo con­siglio dei ministri, punta a semplificare la creatura messa in campo nel 2006 dall’esecuti­vo di Prodi e a renderla final­mente operativa. L’Agenzia avrà tre compiti: fare una valutazione esterna della qualità delle attività di università e enti di ricerca pub­blici e privati cui vanno i finan­ziamenti pubblici; coordinare l’operato dei nuclei di valuta­zione interni agli stessi sogget­ti valutati; passare in esame i programmi statali di finanzia­mento e incentivazione della ri­cerca e dell’innovazione. Tra l’altro sarà sempre l’Anvur a stabilire i requisiti per aprire nuovi atenei, sedi distaccate o corsi di studio.

I risultati di questi esami gio­cheranno un ruolo importante nella ripartizione dei fondi sta­tali, in particolare di quella par­te destinata a sostenere le si­tuazioni di maggiore qualità, pari al 7% dei complessivi 7,5 miliardi annui del Fondo di fi­nanziamento ordinario. L’asse­gnazione delle risorse spetterà sempre al ministero, ma l’Agenzia dovrà proporgli i pa­rametri di ripartizione in base alla qualità dei risultati. Tutto questo dovrà avvenire nel ri­spetto della massima traspa­renza: l’Agenzia è tenuta a ren­dere pubblici i risultati delle proprie analisi, che saranno quindi consultabili dai cittadi­ni. Le istituzioni esaminate avranno la possibilità, per una sola volta, di ottenere il riesa­me della valutazione.

Ogni due anni l’Agenzia, che potrà avvalersi delle ban­che dati ministeriali, stilerà un rapporto che riguarderà l’inte­ro sistema dell’università e del­la ricerca.

L’Anvur, che avrà sede a Ro­ma, sarà guidata da un presi­dente scelto dal ministro tra i sette membri del Consiglio di­rettivo, affiancato da un Comi­tato esecutivo, che a sua volta sarà nominato dal ministro at­traverso comitati di selezione internazionali. A gestire la par­te amministrativa dell’agenzia sarà chiamato un direttore ge­nerale.

Il nuovo regolamento del­l’Anvur tiene conto delle osser­vazioni formulate dal Consi­glio di Stato sul precedente provvedimento, snellendo la struttura dirigenziale con un ri­sparmio di 400 mila euro, e ispirandosi all’Aeres, l’agenzia francese istituita nel 2007. La dotazione iniziale sarà di 5 mi­lioni annui integrabili dal mini­stero competente.

L’obiettivo è quello di fare entrare in funzione l’organi­smo al più presto, già dopo l’estate. A questo scopo è stato consentito, in attesa della costi­tuzione dell’organico, l’utilizzo di forme contrattuali flessibili.

Antonella Baccaro