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Corriere: Berlusconi: «Tra i manifestanti nelle scuole ci sono dei facinorosi»

Gelmini: «Non ritiro il decreto». Rottura tra le sigle studentesche

25/10/2008
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Corriere della sera

Il premier: «Hanno l'appoggio dell'estrema sinistra e dei giornali». Veltroni: «Tanto poi lo smentisce...»

PECHINO (CINA) - Ora passa al contrattacco. Dopo aver smentito la sua richiesta di intervento delle forze dell'ordine nelle scuole (che però resta documentata, qui il video dell'intervento), Silvio Berlusconi attacca da Pechino la protesta degli studenti. «In tantissime manifestazioni organizzate dall'estrema sinistra e dai centri sociali, così come mi ha confermato il ministro dell'Interno, ci sono dei facinorosi: non tutti naturalmente, dei piccoli gruppi, ma nei cortei organizzati da queste entità ci sono dei facinorosi che hanno il supporto dell'estrema sinistra e dei giornali». «Io non ho cambiato assolutamente atteggiamento - prosegue il presidente del Consiglio - vale quello che ho detto, e ne ho parlato anche con il ministro dell'Interno: se lo Stato vuole essere Stato deve difendere il diritto dei cittadini a frequentare le scuole e le università».
VELTRONI- Frasi che, secondo Walter Veltroni, è inutile commentare. «Ormai faccio fatica - spiega il leader del Pd - tanto tra un quarto d'ora lo smentisce. Non ho idea a chi si riferisca ma è inutile commentare, si aspetta la smentita e si risparmia fatica». «Abbiamo un paese con un premier - aggiunge - che parla la mattina e si smentisce il pomeriggio pensando che gli italiani debbano sempre accettare tutto».
GELMINI-STUDENTI - Intanto è rottura tra le diversi sigle studentesche dopo la convocazione al ministero dell'Istruzione. Maria Stella Gelmini, spiegano alcune associazioni di sinistra, «non ha dato la sua disponibilità a ritirare il provvedimento». Per questo alcune sigle hanno deciso di non partecipare. Le associazioni di destra, invece, sono state ricevute dal ministro e hanno deciso di dialogare. «Apprezziamo l'apertura del ministro nei confronti delle associazioni studentesche- sottolinea Michele Pigliucci, responsabile nazionale di Azione studentesca - bisogna costruire qualcosa e non solo protestare». L'Unione degli studenti, al contrario, ha consegnato una lettera alla Gelmini, senza partecipare al tavolo di confronto. «Il ministro - riferisce l'Uds - ha temporeggiato e invitato nuovamente gli studenti a leggere i suoi decreti, dando ancora una volta prova di sottovalutare l'analisi del movimento studentesco e la serietà delle associazioni con le quali ha appena cominciato la consultazione». Dal canto suo, la Gelmini ha ribadito che «non è vero che in Italia si spenda poco per l'istruzione, anzi siamo tra i primi d'Europa. Il problema è che si spende male».