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Corriere-Dietro lo scandalo delle maturitàUNA CAMPANA PER LA SCUOLA

Dietro lo scandalo delle maturitàUNA CAMPANA PER LA SCUOLA di ERALDO AFFINATI Che fosse possibile comprarsi il diploma in certi istituti privati di Roma e provincia era risaputo. Molti ...

23/05/2004
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Corriere della sera

Dietro lo scandalo delle maturitàUNA CAMPANA PER LA SCUOLA

di ERALDO AFFINATI

Che fosse possibile comprarsi il diploma in certi istituti privati di Roma e provincia era risaputo. Molti ragazzi ci scherzavano sopra, specie i meno diligenti, tenendosi in serbo, nel caso fosse andato tutto storto, quell'ultima carta. Numerosi professori, in qualche consiglio di classe, sentivano odore di bruciato. A volte gli sguardi e gli ammiccamenti, sebbene non abbiano rilievo legale, assumono la forza persuasiva della flagranza di reato. I più disincantati lo ammettevano apertamente arrivando a sostenere, per contrapposizione speculare, una vecchia tesi: l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Lo scorso anno, nel mese di luglio, i carabinieri dei Nas scoprirono gli esami truccati nella facoltà giuridica della Sapienza dove il diritto, invece che offeso, dovrebbe essere coltivato. Oggi, proprio nei giorni in cui si discute della nuova riforma scolastica, le indagini degli inquirenti, partite dalla denuncia di uno studente veronese, stanno facendo luce sulle eventuali connivenze fra istituti parificati e ambienti del dicastero di viale Trastevere. Bisogna ricordare che, da un paio d'anni, l'insegnamento nella scuola privata, dove si viene assunti direttamente dal preside, consente di ottenere il medesimo punteggio di anzianità garantito da quella pubblica, a cui si accede per concorso. I controlli dell'autorità centrale nei confronti delle strutture didattiche private dovrebbero, anche per questa ragione, essere ferrei. A quanto sembra non è così. Il caso clamoroso del Forum Itas di Pomezia, dove il numero degli studenti esterni ammessi alla maturità superava di gran lunga quello previsto dalla legge, è solo la punta visibile dell'iceberg. Adesso sarebbe facile alimentare il fuoco delle recenti polemiche sui ventilati ulteriori finanziamenti nei confronti degli istituti non statali. Senza gettare discredito sulla grande costellazione delle cosiddette scuole parificate, che rappresentano un punto di riferimento non trascurabile nell'istruzione capitolina - soprattutto per quanto riguarda gli istituti religiosi, dei cui servizi molte famiglie si avvalgono - forse dovremmo riflettere più di quanto già non facciamo sull'effetto perverso che la scoperta di questa corruzione è in grado di provocare nella testa di un adolescente. Il quale non va tanto per il sottile. E fa presto a mettere sul medesimo piano il campione preferito che sbaglia il calcio di rigore per intascare i quattrini e lo studente incapace premiato lo stesso grazie ai suoi genitori senza troppi scrupoli. Noi possiamo anche riempirci la bocca di belle parole cercando di indicare ai giovani la giusta strada da seguire, irta di ostacoli e piena di soddisfazioni, ma nel momento in cui essi vedono coi loro occhi, nella scuola come specchio del mondo, il moltiplicarsi delle scorciatoie truffaldine, la catastrofe educativa è assicurata. Il precoce cinismo che purtroppo decifriamo nello sguardo dei quindicenni di oggi è il segno di una sconfitta che non ci dovremmo permettere.

Cronaca di Roma