Corriere: Dossier sulla scuola «Troppi in classe e istituti poco sicuri»
Il rapporto di Cittadinanzattiva. La Gelmini: stiamo intervenendo
ROMA — Quest’anno non solo scuole scassate ma anche sovraffollate. La previsione è di Cittadinanzattiva . Nel settimo rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici si paventa il ritorno di un problema che sembrava scomparso, ovvero le classi strapiene di ragazzi. Un dato in controtendenza, visto che finora per le statistiche il nostro paese è tra quelli col minor numero di alunni per prof. Sull’emergenza aule stipate l’associazione lancia una campagna di mobilitazione. Genitori, studenti, insegnanti e personale non docente sono invitati a denunciare, tramite un’apposita scheda disponibile su internet, i sovraffollamenti. Nei casi più gravi, annuncia Cittadinanzattiva , verranno messi a punto interventi legali. La protesta nasce dall’aumento - una frazione di punto - dell’indicatore in base al quale si arriva a stabilire il numero degli alunni per classe. Il ritocco dovrebbe consentire i risparmi previsti dal piano finanziario. In sintesi meno prof e classi con un po’ più di alunni.
Ma per il ministro dell’Istruzione se le scuole sono in cattive condizioni, la colpa va cercata altrove. «È chiaro che il patrimonio edilizio è obsoleto. Per troppi anni non sono stati fatti investimenti e oggi la situazione è emergenziale», è la risposta di Mariastella Gelmini a Cittadinanzattiva .
Ma cosa fa il governo? «Il sottosegretario alla Infrastrutture Mario Mantovani - spiega il ministro - sta procedendo, con un nostro staff, a una ricognizione generale, con squadre che faranno sopralluoghi in ogni scuola per verificare eventuali rischi e con la disponibilità non solo da parte nostra ma degli enti competenti a intervenire». «Oltre a questo - conclude Mariastella Gelmini - abbiamo stanziato un miliardo di euro sull' edilizia scolastica, mentre il precedente governo aveva tagliato ».
Le condizioni dell’edilizia scolastica evidenziate nell’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva (106 scuole in 11 regioni) sono, in linea con le precedenti indagini, desolanti. Il 52 per cento delle aule ha spigoli non protetti, il 17 crepe nell’ intonaco, il 29 finestre non integre, il 24 cavi volanti, il 29 prese e interruttori rotti o divelti. Anche in questo rapporto emerge l'assenza di certificazioni: risulta provvista del certificato di agibilità statica solo una scuola su tre; appena una su quattro ha i certificati di agibilità igienico- sanitaria e prevenzione incendi. Dal rapporto risulta poi che il 34 per cento delle scuole non dispone di una palestra e il 22 ha barriere architettoniche. Nel dicembre 2009 scadrà l’ultima delle deroghe in materia di adeguamento alle norme di sicurezza degli edifici scolastici. Cittadinanzattiva chiede alla Gelmini di non concedere altre proroghe.
Giulio Benedetti