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Corriere-Fondi tagliati alle scuole? Più risorse alle famiglie

Fondi tagliati alle scuole? Più risorse alle famiglie "Ritengo sia giunto anche il momento di rivedere il regolamento sulle supplenze" In merito all'articolo "Fondi tagliati alle scuole? Paga...

22/01/2006
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Corriere della sera

Fondi tagliati alle scuole? Più risorse alle famiglie
"Ritengo sia giunto anche il momento di rivedere il regolamento sulle supplenze"
In merito all'articolo "Fondi tagliati alle scuole? Pagano i genitori" apparso sul Corriere della Sera del 18 gennaio scorso mi sento in dovere di rispondere alle accuse fatte alla Provincia di "non pagare più telefonate e telegrammi". La decisione assunta dalla Giunta Provinciale lo scorso luglio di sospendere alle scuole il pagamento delle spese telegrafiche, e sottolineo solo telegrafiche, non telefoniche, è dovuta al loro incremento notevole negli ultimi anni: nel 2003 la Provincia ha infatti speso, 160.000 euro, nel 2004 372.858 euro fino ad arrivare alle 422.381 euro spese fino all'ottobre 2005.
Questo aumento vertiginoso va attribuito al fatto che le scuole non possono, secondo il regolamento delle supplenze in vigore dal 2003, prescindere dall'uso dei telegrammi per la convocazione dei supplenti.
L'Amministrazione provinciale, considerato il taglio delle risorse imposto agli Enti Locali dalla Legge Finanziaria, ha semplicemente avvallato quanto già sostenuto dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani nel 2003 e poi anche dall'Unione delle Province d'Italia, dall'ufficio legale Anci Toscana e dall'Avvocatura Provinciale e cioè che le spese telegrafiche, fax e trasmissione dati non rientrano tra le spese varie d'ufficio, previste dalla Legge 23/96, in quanto sono da ritenersi spese per servizi postali e non di telefonia. Pertanto vanno considerate come spese per la didattica e non di gestione e quindi a carico del ministero dell'Istruzione.
Non era certo intenzione della Giunta Provinciale quella di appesantire i bilanci delle singole scuole né quella di aumentare i costi della tassa di iscrizione scolastica. Con questa decisione si è voluto invece sottolineare che le spese per il funzionamento amministrativo (comprese quindi anche quelle telegrafiche) sono di competenza del Ministero che è quindi tenuto ad integrare i fondi dell'Ufficio Scolastico Regionale, come già avviene per la Tassa Rifiuti Solidi Urbani.
Ritengo sia giunto anche il momento di rivedere il regolamento sulle supplenze, trovando soluzioni alternative e meno costose, magari attraverso soluzioni informatizzate.
Sottolineo, infine, che con i soldi risparmiati dalle spese telegrafiche siamo riusciti ad aumentare i fondi erogati alle famiglie per il diritto all'Istruzione che nel 2005 ha soddisfatto 2.895 richieste per un totale di 400.000 euro. Altri 400 mila euro sono già stati impegnati per il 2006. Queste cifre parlano chiaro e l'impegno della Provincia contro il caro-scuola mi sembra non possa essere messo in discussione.
Assessore all'istruzione
ed edilizia scolastica
della Provincia
di Milano

Giansandro Barzaghi