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Corriere-Gli spaventapasseri nel triste Paese dei problemi irrisolti

Gli spaventapasseri nel triste Paese dei problemi irrisolti Tutto viene ridotto a camarille che riproporranno il governicchio dei mediocri L e recenti vicende finanziarie, il caos a Banca d'...

03/08/2005
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Corriere della sera

Gli spaventapasseri nel triste Paese dei problemi irrisolti
Tutto viene ridotto a camarille che riproporranno il governicchio dei mediocri
L e recenti vicende finanziarie, il caos a Banca d'Italia, lo squagliarsi della coalizione politica formata da Silvio Berlusconi intorno a Forza Italia, stanno mettendo in luce, con effetti grotteschi, le due propagande che da anni impagliano il nostro Paese. Sono due messaggi clowneschi e striduli, senza mai una cifra o un numero d'appoggio, senza una briciola di equanimità. "I comunisti hanno rovinato l'Italia, sono ancora al potere, la loro egemonia occulta ci mette alle corde, chiunque denunci il "conflitto di interessi" è un bolscevico e solo la destra di Bondi salverà l'Italia da Stalin e dall'euro": ecco lo spaventapasseri che la destra arricchisce di stoppa ad ogni stagione. "Il centrodestra è un regime fascista, i suoi elettori sono sudditi perversi, la stampa è assoggettata a Berlusconi e chiunque non la pensa come Nanni Moretti è un mafioso che al cine preferisce certo Christian a Vittorio De Sica": è l'identikit dello spaventapasseri che tanti hanno preparato alla meglio dall'opposizione, agitandolo senza imbarazzi. Pochi, e i loro nomi sono segnati perché il tempo è galantuomo, hanno provato a tenere aperta una riflessione per ricordare che, al di là delle diverse opzioni politiche, i problemi d'Italia non sono né i cosacchi a Mediaset né Pinochet a Viale Mazzini. Che perdevamo competitività, che le nostre scuole arrancano, che all'estero i giornali ci trattano da Paese dei Campanelli Stonati. Che il nostro sistema finanziario è opaco, l'industria apoplettica e la meritocrazia bloccata. Che chi sa "stare al mondo" fa carriera e chi è bravo emigra. Qualche giorno fa alle Olimpiadi della Matematica i nostri studenti si sono piazzati al 24esimo posto. Ai Mondiali di nuoto applaudiamo la storica medaglia d'oro di Mangini nei 100 libero, in matematica il ministro Moratti manda un telegramma di congratulazioni per il 24esimo posto. Ci credereste? In qualunque sport un italiano numero 24 apre processi tv, in matematica la sesta democrazia industriale del mondo festeggia la retrocessione!
I giornalisti stanno perdendo l'ennesima occasione. Nei giorni di Tangentopoli, quando la politica s'era azzerata, i media avrebbero potuto avviare un discorso franco con l'opinione pubblica, criticare gli eccessi della magistratura, mettere i problemi sul tappeto per la nuova classe dirigente, incalzare i governi con serietà. Preferirono prendere parte, fare sarcasmi contrapposti, perpetuare la cinica illusione di Leo Longanesi che basti una battuta di spirito per cavarsi d'impaccio senza la fatica di capire, studiare, apprezzare e analizzare il mondo. Quando, malgrado tutto, la legge Mattarella avvia l'alternanza, i media perdono la seconda occasione per parlare alla coscienza del Paese, ragionando sul declino evidente, sulla globalizzazione che ci offre opportunità e non solo guai, sulla guerra al terrorismo in cui dobbiamo fare la nostra parte, sull'Europa che non può più essere un mercato e chiede anche valori, efficienza e solidarietà. Di nuovo stiamo fallendo e, nel nostro silenzio malinconico, il chiasso dei due spaventapasseri "Comunisti!", "Fascisti!" risuona ridicolo, lasciando il posto alle camarille che, sotto banco, riproporranno il governicchio dei mediocri. Vedere i costumisti degli spaventapasseri intenti a cucire le ultime toppe sdrucite sulle loro creature, è divertente. Drammatico è che i problemi di cui da dieci anni parliamo siano lì, irrisolti. Temo che il prossimo ministro della Pubblica Istruzione manderà il messaggio di congratulazioni ai nostri studenti per il penultimo posto in matematica, davanti alla Somalia o alla Corea del Nord e nessuno obietterà.
griotta@corriere.it