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Corriere-Graduatorie valide, i ricorsi sono meno di 300

Graduatorie valide, i ricorsi sono meno di 300" Il ministero rassicura: l'inizio della scuola sarà regolare. Ma i sindacati: calcoli sbagliati ROMA - Letizia Moratti tira diritto. Il minister...

24/08/2002
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Corriere della sera

Graduatorie valide, i ricorsi sono meno di 300"

Il ministero rassicura: l'inizio della scuola sarà regolare. Ma i sindacati: calcoli sbagliati

ROMA - Letizia Moratti tira diritto. Il ministero dell'Istruzione conferma che è "tutto pronto" per l'avvio dell'anno scolastico. Perché i ricorsi sulle graduatorie presentati ai Tar dai professori sono solo 295. E perché le stesse graduatorie non sono da rifare visto che non vengono toccate dalla sentenza del Tar del Lazio, quella che ha dato il via a questo braccio di ferro di fine agosto. Cosa vuol dire? Che le Regioni possono anche ritardare l'inizio delle lezioni. Ma senza dare la colpa a Roma. Berlusconi conferma che la riforma Moratti "è stata solo momentaneamente accantonata". Ma i sindacati non mollano la presa sul ministero: ne contestano le spiegazioni. E anche i calcoli.

GRADUATORIE - Secondo il ministero dell'Istruzione, la sentenza del Tar del Lazio "non ha annullato espressamente le graduatorie provinciali, sicché le stesse restano pienamente valide". Questo perché i cinque professori che hanno fatto ricorso non avevano impugnato le classifiche, ma solo chiesto di correggere la loro posizione. Risponde Enrico Panini, della Cgil scuola: "La sentenza ha annullato la circolare in base alla quale sono state fatte le graduatorie. Che quindi vanno riviste, eccome se vanno riviste".

RICORSI - Sono 295 i ricorsi presentati in tutta Italia. Lo dice la relazione fatta al ministero dai 18 direttori regionali. In testa il Lazio, con circa 100 ricorsi, poi il Veneto con 60. In Sicilia sono 40, in Lombardia poche decine. Nessuno in Piemonte. "La rapidità di questo conteggio - dice Panini - mi fa pensare che i dati non siano completi. Comunque, se sono così pochi, perché non risistemare le graduatorie e chiudere la faccenda?".

REGIONI - Il ministero insiste: "Non ci sono ragioni imputabili all'amministrazione scolastica che possano provocare rinvii dell'inizio delle lezioni" perché le "operazioni di sistemazione del personale sono state ultimate o in via di completamento. Se ritardi dovessero esserci, riguarderebbero autonome determinazioni da parte delle Regioni". In altre parole: gli assessori hanno il diritto di far slittare l'avvio delle lezioni. Ma non diano la colpa al ministero.

SPOILS SYSTEM - I sindacati segnalano un altro problema: la legge sullo spoils system che fino al 7 ottobre limita all'ordinaria amministrazione l'attività dei dirigenti statali, in attesa che vangano confermati o sostituiti. Quelli della scuola, quindi, non potrebbero correggere le graduatorie, un atto sicuramente non ordinario. Ma per Learco Saporito, sottosegretario alla Funzione pubblica, "non c'è alcun problema: in caso di necessità, i dirigenti possono procedere alle nomine".

LA RIFORMA - Parla di scuola anche Giorgio Vittadini, presidente della Compagnia delle Opere: "La riforma va fatta. E' irresponsabile chi vuole rimandarla". Replica il premier Silvio Berlusoni: "E' stata solo accantonata per ragioni di compatibilità finanziaria. Ma verrà ripresa con il riavvio dell'attività politica".