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Corriere: «I presidi non parlino con la stampa» Bufera sul provveditore emiliano

La Flc-Cgil: «Attendiamo le sue dimissioni» Il ministro Gelmini: «Chi vuole fare politica si candidi»

21/05/2010
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Corriere della sera

«Attenti a parlare con i giornalisti e a non far circolare all’interno della scuola o distribuire alle famiglie documenti nei quali si esprimono posizioni critiche». È un estratto della nota che il direttore dell’ufficio scolastico dell’Emilia-Romagna, Marcello Limina, ha inviato ai dirigenti degli uffici scolastici provinciali affinché vigilassero sulle posizioni del personale scolastico. Un documento che ha scatenato numerose polemiche: da più parti ora si chiedono le dimissioni del direttore. Un insorgere di voci che ha portato anche a un intervento del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha difeso il dirigente: «Condivido e sostengo pienamente l’operato del dottor Limina. È lecito avere qualsiasi opinione ed esprimerla, quello che non è consentito – afferma il ministro – è usare il mondo dell’istruzione per fini di propaganda politica. Chi vuole fare politica si candidi alle elezioni.»

IL DOCUMENTO - Nel documento dell'Ufficio scolastico regionale, alcuni stralci richiamano ai doveri che i lavoratori hanno verso la propria amministrazione: «Si ricorda che esistono specifiche disposizioni normative e contrattuali che impongono ai dipendenti pubblici di astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l’immagine dell’amministrazione pubblica». Si conclude con un preciso invito: «Si invitano perciò i dirigenti degli uffici scolastici a sensibilizzare il personale della scuola sul corretto comportamento da tenere con gli organi di stampa».

LE REAZIONI - Le critiche più dure sono arrivate dal segretario nazionale Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: «Questa comunicazione è inaccettabile e illegittima. Rappresenta una gravissima lesione alla libertà di manifestazione del pensiero. L’unica risposta che attendiamo è il ritiro immediato della nota e le dimissioni del direttore». Anche Danilo Barbi e Raffaele Morsia, segretari regionali della Cgil e della Flc, invitano Limina a lasciare l’incarico. Anche il Partito democratico ha fatto sentire la propria voce. In particolar modo il segretario della sezione imolese, Fabrizio Castellari, ha polemizzato: «Hanno messo il bavaglio a chi chiede legittimamente le somme arretrate che il governo deve agli istituti scolastici. È sbagliato prendersela con chi, per il bene della scuola, ha segnalato il problema all’opinione pubblica».

Mauro Giordano