Corriere-i prof. rilanciano
Assemblea al Tasso I prof rilanciano: Il 13 incontrano le famiglie, il 15 scioperano con i sindacati. "Nessuna certezza sugli esami di maturità" "Scusate la mia voce roca, ma ho ripreso st...
Assemblea al Tasso
I prof rilanciano:
Il 13 incontrano le famiglie, il 15 scioperano con i sindacati. "Nessuna certezza sugli esami di maturità"
"Scusate la mia voce roca, ma ho ripreso stamani a fare lezione". Poi, neanche il tempo di lasciar suonare l'ultima campanella e i professori romani, molti, un centinaio, in rappresentanza di oltre venti licei e istituti tecnici, si ritrovano al liceo Tasso, ore quindici, per il coordinamento dei prof della capitale, "per organizzare forme di lotta in difesa della scuola pubblica". Insomma, se per gli studenti, tranne rare eccezioni, il rientro dalle vacanze è in buona parte sinonimo di ritorno allo studio, per i professori è già tempo di pianificare la mobilitazione. Almeno tre ore di parole, proposte, proteste, accuse alla riforma e al ministro Moratti. Poi, le decisioni: "Il 13 febbraio faremo assemblee in ogni istituto della capitale per incontrare i genitori, informarli di ciò che sta accadendo, farli mobilitare. A oggi, ancora non abbiamo certezze sugli esami di maturità e quelle che abbiamo le giudichiamo avvilenti". Per questo, fin da oggi, i professori della capitale si metteranno al lavoro: sei commissioni, da quella legale ("capire come e se è lecito bloccare gli scrutini") ai rapporti con i sindacati, alla comunicazione in internet, fino a quella che curerà i rapporti con le scuole della provincia. I professori, poi, incassano anche l'appoggio dei docenti universitari, "quasi tutti della Sapienza": "Siamo molto preoccupati per la scuola pubblica - scrivono - il futuro che si intravede è quello di una scuola meno laica, meno formativa, più povera di risorse, mentre si prevedono aiuti e benefici per la scuola privata. Si segnala poi un articolo della legge finanziaria che rivoluziona il nuovo esame di stato eliminando dalle commissioni i membri esterni e trasformando di fatto i presidenti, uno per ogni istituto e non più uno per ogni commissione, al ruolo di semplii segretari. Ci rivolgiamo all'opinione pubblica, agli intellettuali, alle forze di opposizione perché contrastino tale deriva".
I professori hanno anche deciso di scendere in piazza: "Il 15 febbraio - spiega la professoressa Rita Fraioli - aderiremo allo sciopero indetto dai sindacati". Prima, cioè venerdì, toccherà ai ragazzi e ai dirigenti scolastici: gli studenti si ritroveranno in un'assemblea cittadini per stabilire le prossime tappe della mobilitazioni, i manager si asterranno dal lavoro per il contratto nazionale. Gli studenti, inoltre, il 19 sfileranno per le vie di Roma. L'Unione degli studenti prevede, per i prossimi giorni, "assemblee in ogni scuola e mobilitazioni di vario tipo, probabilmente pomeridiane".
Gli interventi, nell'assemblea dei professori nell'aula magna dello storico liceo, si succedono a ritmo serrato, come in un'assemblea studentesca. "Dopo vent'anni di silenzio - dicono - finalmente abbiamo ritrovato la voglia di difendere la scuola". Due professoresse del liceo Mamiani, Alessandra Faitelli e Monica De Bernardis, confermano: "La sensazione è che nella categoria ci sia questo desiderio diffuso di partecipare, capire, lottare. C'è anche vicinaza sia con i genitori, sia con i ragazzi. Alcuni colleghi dicevano che al Montale si discute di una nuova occupazione ma comunque si tratterebbe di un caso isolato. Adesso i ragazzi, se vogliono protestare, devono trovare forme alternative". Il Comitato insegnanti precari distribuisce cartoline da spedire al presidente della Repubblica Ciampi: "No alla riduzione di un anno della scuola superiore, no alla scuola azienda".
Alessandro Capponi