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Corriere: Il maestro di strada: «Giusto, i ragazzi devono sapere di più»

Marco Rossi Doria

07/09/2007
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Corriere della sera

ROMA — «Sessant'anni fa il ministro fascista dell'Istruzione Bottai affermò che un Paese moderno doveva avere l'obbligo all'istruzione a 16 anni — dice il maestro di strada Marco Rossi Doria, che per tanti anni ha lavorato sulla dispersione scolastica con i ragazzi dei Quartieri Spagnoli di Napoli —. Io non ho particolari simpatie per il ministro Bottai, però poneva già allora un problema che ci riguarda: anche se si sceglie precocemente un mestiere nella vita per essere un cittadino bisogna saperne di più».
Siamo arrivati tardi?
«Dopo 60 anni finalmente si è detto che si deve andare a scuola e che ci sono dei saperi e delle competenze di cittadinanza irrinunciabili per tutti. Sono passati 12 mesi da quando il Parlamento ha approvato in Finanziaria la norma dell'innalzamento dell'obbligo che ora finalmente diventa operativa grazie ad un regolamento che indica saperi e competenze che ogni sedicenne che vive in Italia deve possedere, a prescindere dal tipo di scuola».
Venti per cento di dispersione, come si combatte?
«Cambiando il modo di fare scuola nel biennio delle superiori. Si deve sapere unire di più la teoria e la pratica e puntare sulla capacità dei gruppi di docenti di creare legami con i ragazzi e alleanze con le famiglie».