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Corriere - Il voto agli insegnanti-quelli delle elementari battono i colleghi del liceo

IL RAPPORTO ISTAT Le richieste: più ore di computer, lingue straniere e attività sportiva ROMA - I professori italiani sanno insegnare, o no? Il giudizio dei cittadini si fonda su un parados...

12/11/2001
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Corriere della sera

IL RAPPORTO ISTAT

Le richieste: più ore di computer, lingue straniere e attività sportiva

ROMA - I professori italiani sanno insegnare, o no? Il giudizio dei cittadini si fonda su un paradosso: più il docente è titolato e ha esperienza e meno i genitori ne apprezzano metodo e risultati. Il sistema dell'educazione come una piramide: più si sale, più il gradimento del genitore diminuisce. Bene le elementari, benino le medie, meno bene le superiori. È questo l'esito del rapporto Istat 2000/2001 sul "Giudizio dei cittadini sulla scuola". Se il giudizio degli italiani sui 750 mila docenti è "sostanzialmente positivo", gran parte del merito va agli insegnanti elementari, le cui capacità sono "abbastanza adeguate" per il 63,1% degli italiani e "molto adeguate" per l'11,7. Passano l'esame anche i docenti delle medie, ma con punteggio più basso: 62% di "abbastanza" e 8,2% di "molto". La sorpresa negativa sono i professori delle superiori, promossi per il rotto della cuffia: solo l'8,9% dei 50 mila italiani intervistati li ritiene "molto adeguati" al compito, il 57,8% li giudica senza infamia e senza lode ("abbastanza adeguati"), il 27,1 li boccia: "poco" o "per niente" all'altezza. Il giudizio più duro arriva dai genitori. Ma gli stessi docenti (soprattutto del Nord e del Centro) si guardano bene dall'assolvere i colleghi: un quinto del corpo docente pensa che gli insegnanti delle superiori dovrebbero tornare sui libri. Eppure, per un terzo degli italiani tra i 14 e i 64 anni, "il sistema scolastico negli ultimi anni è migliorato" (il 17,1% del campione pensa il contrario). E molti docenti vedono segni di miglioramento nell'istruzione: il loro gradimento dal '99 al 2000 è salito dal 39,6 al 43,8%.
La scuola italiana, si lamenta un cittadino su due, non è ancora in grado di accogliere i bambini stranieri. Non solo, ma essendo in perenne transizione le famiglie faticano a star dietro ai suoi cambiamenti. Tutti o quasi conoscono le nuove norme sull'obbligo scolastico (ignote al 2% degli insegnanti) e hanno apprezzato l'arrivo dei computer in classe. Ma il 32,5% dei genitori non sa nulla della riforma che ha cambiato la maturità. Il nuovo esame piace alla maggioranza dei genitori e degli insegnanti (il 72%), mentre convince solo il 56,7% degli studenti. L'autonomia scolastica? Una famiglia su 2 non sa cosa sia. Peccato, perché chi la conosce l'apprezza.
Entrando nel merito dell'offerta, il 68,2% degli intervistati vorrebbe più ore di informatica e lingue. Il computer piace agli studenti dei tecnici, ma chi frequenta il liceo o l'istituto magistrale preferisce inglese o francese. Un terzo dei cittadini apprezza l'offerta di attività sportive, mentre non gradiscono arte, musica e teatro.
Contributi alle scuole: il 52,2% degli italiani pensa che solo gli studenti meno abbienti della scuola pubblica abbiano diritto a forme di tutela. E il 30% dei genitori aiuterebbe tutte le scuole. Infine, si incrina la fiducia nel "pezzo di carta" come mezzo per trovare lavori qualificati. Solo 1 studente su 4 crede sia utile. E più si sale verso Nord, più aumenta la sfiducia.