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Corriere it-Dalle materne alle superiori, è sciopero generale

CRONACHE Due cortei a Roma: quello dei confederali e quello dei Cobas Dalle materne alle superiori, è sciopero generale Fermi un milione di lavoratori e 8 milioni di studenti. Protesta contro Fina...

14/11/2004
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Corriere della sera

CRONACHE
Due cortei a Roma: quello dei confederali e quello dei Cobas
Dalle materne alle superiori, è sciopero generale
Fermi un milione di lavoratori e 8 milioni di studenti. Protesta contro Finanziaria, riforma Moratti e per il rinnovo del contratto
Un'aula scolastica deserta a causa di uno sciopero (Ansa)
ROMA - Dalle materne alle superiori domani scuole chiuse in tutta Italia. Tutte le sigle sindacali di categoria, escluso lo Snals, hanno infatti proclamato lo sciopero generale chiamando a raccolta oltre un milione di persone tra dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico amministrativo. Sono oltre otto milioni gli studenti interessati dal blocco. Una mobilitazione indetta contro i contenuti della Finanziaria e per chiedere l'apertura immediata della trattativa contrattuale e bloccare la riforma Moratti.

DUE CORTEI A ROMA - Sciopero unico ma due cortei. I sindacati, pur mantenendo piattaforme rivendicative diverse sono sì riusciti a far convergere in un unica data la proclamazione dello sciopero ma non a concordare un unico corteo. Saranno quindi due i percorsi delle manifestazioni ai quali è prevista una massicccia partecipazione anche di studenti e genitori. I confederali partiranno alle 10 a Roma da Piazza Bocca della Verità per raggiungere piazza Navona dove interverranno il segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza, Enrico Panini, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti e Annamaria Furlan segretaria confederale della Cisl.
Il corteo di Cobas e Unicobas partirà, invece, sempre alle 10 da Piazza della Repubblica per chiudersi a Piazza Venezia.

LE RICHIESTE - L'immediato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto, un serio piano di investimenti e una scuola pubblica di qualità sono le parole d'ordine della protesta di Cgil, Cisl e Uil che contestano anche la riforma Moratti e il progetto di devolution riguardante la scuola. Tra le richieste che riguardano la Finanziaria, vi è "l'impegno ad interrompere una politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse d'organico docente ed Ata a fronte, fra l'altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni". "Non contento dei gravi danni alla scuola già prodotti con le precedenti Finanziarie, il Governo Berlusconi sta preparando una pesantissima stangata sugli organici: il maxi emendamento in corso di definizione al Consiglio dei Ministri prevede un taglio di oltre 14.000 insegnanti", scrive sul proprio sito la Cgil scuola.
Lo sciopero di domani non arriva, comunque, come un fulmine a ciel sereno. La mobilitazione è infatti iniziata da tempo.