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Corriere it-E il preside disse: basta con le occupazioni

manifesto del liceo Tasso "Basta con le occupazioni" Roma, la svolta del preside dello storico istituto "Un modello per tutti: settimana di lezioni flessibili" Sei d'accordo con la proposta...

30/10/2005
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Corriere della sera

manifesto del liceo Tasso
"Basta con le occupazioni"
Roma, la svolta del preside dello storico istituto
"Un modello per tutti: settimana di lezioni flessibili"
Sei d'accordo con la proposta del preside del Tasso?

ROMAIl simposio sulla malinconia è appena finito, in "prima D" le ragazze mettono su il bollitore per il tè e distribuiscono fette di torta. L'offerta è libera, i soldi raccolti serviranno per aiutare i bimbi dell'Angola. Mario Rusconi, 58 anni, preside da due mesi dello storico liceo "Tasso" di Roma, le guarda con aria soddisfatta: "Vedo in giro una grande maturità", commenta. L'autogestione, durata meno di una settimana, terminerà domani: appuntamento alle 10, tutti in cortile per ripulire la scuola. Naturalmente ci sarà anche lui.
Per i suoi studenti, per tutti gli studenti italiani, il preside Rusconi (vicepresidente dell'associazione nazionale dei dirigenti scolastici) ha in serbo delle grosse novità. Sta preparando un "Manifesto per la scuola europea" da sottoporre anche alle famiglie, agli altri docenti, ai sindacati, alle forze politiche. Un documento per dire "basta con il vecchio modello delle occupazioni ": cioè studenti contro professori, i ragazzi asserragliati dentro e la polizia fuori, pronta a sgomberare. Basta insomma con i bivacchi notturni, con i rischi seri di danni alle cose e alle persone. "Non esiste alcun diritto di occupareafferma il preside . La scuola è un bene di tutta la comunità, non appartiene solo agli studenti. L'occupazione non può essere la quarta malattia esantematica, non deve arrivare per forza con l'autunno. Inoltre, è un grave inganno formativo, fa credere agli studenti che a una certa età tutto è concesso".
Piuttosto, il nuovo modello da esportare è il suo. È quello del "Tasso ", anno di fondazione 1887, il liceo di Moravia, Gassman, Andreotti, Bachelet, Manlio Cancogni, Federico Zeri: una settimana all'anno di autogestione concordata con i docenti, anzi come la chiama Rusconi "una settimana all'anno di didattica flessibile ". Workshop, dibattiti, convegni, gruppi di studio aperti a tutte le voci, temi e argomenti scelti insieme. Naturalmente, poi, anche tornei di scacchi, letture di poesie, film proiettati in aula magna, partite di basket in cortile e seminari sul Vietnam e il '68. Tutti i giorni, però, dalle 8,30 alle 17,30. Orario d'ufficio. Senza sgarrare. Poi i ragazzi tornano a casa e si rivedono l'indomani.
Ma il preside Rusconi assicura lui stesso non è un sergente di ferro, non vuole spuntare le unghie ai suoi studenti. Ha un passato riformista al di sopra di ogni sospetto. Nel '95, con il ministro Cassese alla Funzione pubblica, è stato coordinatore della Carta dei servizi scolastici. Poi ha collaborato anche con il ministro Luigi Berlinguer e in ultimo con la Moratti per la legge sull'autonomia.
Il suo manifesto dice è per "una scuola palestra di democrazia", "con studenti bene formati, bene istruiti e bene educati". È un decalogo, asciutto maintenso, per dire a forze politiche e sindacati: "Basta con le polemiche pretestuose tra di voi, occupatevi dei problemi veri, la dispersione scolastica, la carenza di aule, il recupero degli studenti in difficoltà, la necessità assoluta di uno psicologo in ogni classe".
Nei corridoi gli studenti lo salutano con simpatia. I ragazzi si levano anche il cappellino, perché lui crede nel "rispetto delle forme e solo alle ragazze diceil cappellino è concesso ". Chi vuol fumare se ne va in cortile. Autogestione svizzera. Domani, a casa.
Fabrizio Caccia