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Corriere it-Sciopero pubblico impiego, adesione dell'80%

Angeletti: "Non chiediamo elemosine, rivendichiamo un diritto" Sciopero pubblico impiego, adesione dell'80% Trecentomila in corteo a Roma per "il rinnovo del contratto e per la difesa del sistema pu...

21/05/2004
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Corriere della sera

Angeletti: "Non chiediamo elemosine, rivendichiamo un diritto"
Sciopero pubblico impiego, adesione dell'80%
Trecentomila in corteo a Roma per "il rinnovo del contratto e per la difesa del sistema pubblico"
Un momento della manifestazione (Ansa)
ROMA - E' stata dell'80% l'adesione media allo sciopero nazionale dei dipendenti della funzione pubblica, scuola, università e ricerca programmato per oggi dai sindacati confederali. Questa la stima riferita dagli stessi sindacati, che a Roma in piazza San Giovanni hanno organizzato una manifestazione a sostegno della vertenza, per il rinnovo del contratto e per la difesa del sistema pubblico, che comprende dipendenti di Sanità Regioni e Autonomie Locali, ministeri, enti pubblici ed economici, monopoli, agenzie fiscali, presidenza del Consiglio e dirigenza di tutti i comparti.

IL CORTEO - Molta gente, ma probabilmente meno del previsto, alla manifestazione che si è svolta per le strade di Roma. I sindacati non hanno ancora comunicato una stima ufficiale dei partecipanti, anche se il responsabile organizzativo della Uil Carmelo Barbagallo, parla di "obiettivo raggiunto, con almeno 300mila persone". Il colpo d'occhio dal palco di Piazza San Giovanni vede la piazza non completamente gremita. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, non vede spiragli nella trattativa con il Governo sul pubblico impiego. "Siamo a un mese dall'estate - ha detto Epifani nel corso della manifestazione - e non vediamo nessuna prospettiva, nessuno spiraglio". "Siamo qui oggi - ha aggiunto - perchè le risorse stanziate in Finanziaria sono meno della metà di quelle necessarie e due anni fa avevamo firmato un accordo quadro con il Governo per consentire il rinnovo del contratti".

ANGELETTI - "Non chiediamo elemosine, rivendichiamo un diritto". Luigi Angeletti, il primo dei leader sindacali a prendere la parola in piazza San Giovanni, invita il governo ad essere ragionevole sul rinnovo del contratto del pubblico impiego. Il segretario generale della Uil conclude il suo intervento con un "suggerimento" all'Esecutivo: "Siano ragionevoli, eviteranno altri scioperi. Alla fine saranno costretti a chiudere i contratti come vogliamo noi".

PEZZOTTA - "La nostra mobilitazione ha costretto il governo a convocarci per il 3 giugno noi andremo all'incontro, non rifiutiamo l'invito. Ma deve essere chiaro fin da oggi che quell'incontro può essere utile solo se è l'inizio di un percorso fatto di concretezza e di volontà a rinnovare i contratti. Se così non fosse la nostra mobilitazione continuerà". Così il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta dal palco allestito in Piazza San Giovanni. "Respingiamo con sdegno i tristi pensieri di chi sogna uno
scambio tra riduzione delle tasse e blocco dei contratti
pubblici", ha aggiunto Pezzotta.

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