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Corriere-Italiano, più bravi alle elementari

Italiano, più bravi alle elementari Test del ministero: rendimenti in calo alle medie e alle superiori ROMA...

13/11/2005
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Corriere della sera

Italiano, più bravi alle elementari
Test del ministero: rendimenti in calo alle medie e alle superiori
ROMA - Le prestazioni dei nostri studenti peggiorano man mano che si sale di ordine scolastico. Un esempio: i bambini di seconda elementare forniscono l'88 per cento di risposte esatte al test di italiano, in prima media la percentuale crolla al 58. Alle superiori c'è un preoccupante divario tra i vari indirizzi, in particolare tra gli studenti dei licei classici e scientifici, tutti sopra la sufficienza nei test in italiano, scienze e matematica, e quelli degli istituti professionali - qui si concentrano i giovani con ritardi negli studi - che sbagliano la maggior parte delle risposte. I bambini delle elementari stanno recuperando terreno in grammatica e geometria. I ragazzi delle medie sfiorano la sufficienza in italiano e matematica, come al solito.

L'INDAGINE - È quanto emerge dal raffronto - non proprio omogeneo, trattandosi di domande diverse - tra l'ultima indagine dell'Istituto per la valutazione del nostro sistema di istruzione (Invalsi), svolta nel 2004, e quella dell'anno precedente. I quesiti hanno riguardato un numero limitato di conoscenze ed abilità ritenute irrinunciabili, acquisite nel biennio precedente. Un'indagine di massa - hanno infatti preso parte alla rilevazione 15.070 scuole per un totale di 106.057 classi e 2.089.829 studenti - assolutamente non raffrontabile quanto ad attendibilità con i test internazionali, tipo Ocse-Pisa, tuttavia utile ai docenti e, quanto più sono precisi, alle singole scuole e al ministero per migliorare la qualità dell'apprendimento dei ragazzi. "È stato un importante banco di prova - ha detto il presidente dell'Invalsi, Giacomo Elias - che ci permetterà di ottenere risultati ancora più precisi nelle successive rilevazioni".

I RISULTATI - Se si escludono le elementari - dove lo scorso anno il 94 per cento delle scuole ha avviato iniziative collegate alla riforma e la Moratti quindi rivendica questo primo riscontro - i risultati non appaiono brillanti. Il ministro dell'Istruzione tuttavia è ottimista: "Gli strumenti della valutazione ci consentiranno di intervenire adeguatamente per far sì che i primi miglioramenti si vedano già dal 2006, quando verrà effettuata la prossima rilevazione Ocse-Pisa che accerta le competenze dei quindicenni scolarizzati".
Ma vediamo più in dettaglio i risultati. Per quanto riguarda l'italiano si è appunto passati dall'88 per cento di risposte corrette nella seconda elementare al 58 per cento in prima media. Per la matematica, nelle stesse classi, le percentuali sono scese dal 74 al 60. Per le scienze, dal 76 al 71. Alle superiori - hanno partecipato 4.722 scuole tra statali, paritarie e private - è emerso un forte divario tra licei e istruzione professionale. Prendiamo l'italiano: nel primo anno i classici e scientifici hanno fornito il 71 per cento di risposte esatte, i tecnici il 57, gli artistici il 54 e i professionali il 45. Matematica: 63 per cento di risposte giuste ai classici e scientifici, 55 ai tecnici, 44 agli artistici e 37 ai professionali.

NORD E SUD - Anche quest'indagine Invalsi, come le precedenti, ha visto le scuole del Sud fornire una maggiore percentuale di risposte corrette rispetto a quelle del Centro e del Nord. Un dato che sembra contraddire i risultati delle indagini internazionali, in particolare l'Ocse-Pisa. Quest'ultima, nata per accertare le conoscenze essenziali in matematica, italiano e scienze tra i quindicenni dei Paesi sviluppati, ha collocato gli istituti del Nord-Est tra i migliori d'Europa e quelli del Sud e le isole agli ultimi posti. Sono state utilizzate diverse modalità di misurazione?

Giulio Benedetti