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Corriere- La rivolta del tempo pieno, una settimana di proteste

Continuano le agitazioni contro la riforma Moratti. Genitori e insegnanti: ancora non sappiamo cosa succederà a settembre. L'adesione degli studenti delle superiori La rivolta del tempo p...

09/02/2004
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Corriere della sera

Continuano le agitazioni contro la riforma Moratti. Genitori e insegnanti: ancora non sappiamo cosa succederà a settembre. L'adesione degli studenti delle superiori

La rivolta del tempo pieno, una settimana di proteste

Incontri, assemblee e pagelle sospese. Venerdì "occupazione" delle scuole elementari. Sabato corteo in centro

Dalle elementari alle università. Passando per le assemblee degli studenti delle superiori e per gli incontri - sempre più numerosi - di genitori e nonni. La protesta contro la nuova scuola disegnata dal ministro Moratti non si ferma. Anzi, con oggi parte una settimana di agitazioni. Il Forum delle scuole del Milanese è pronto: quattro giorni di riunioni e assemblee, venerdì le occupazioni, e sabato la grande manifestazione cittadina "Noi amiamo la scuola". Che cadrà proprio nel giorno di San Valentino. Si parte oggi, dunque. E il calendario degli incontri è fitto: questa sera alle 21 al municipio di Cornate d'Adda, contemporaneamente a Vimodrone nella biblioteca di via Battisti; domani alle 21 alla media di via De Andreis 10 con i comitati dei genitori Cipro-De Andreis-Cova e dell'elementare Mugello-Mezzofanti; mercoledì volantinaggio a San Donato in via di Vittorio, quindi, alle 21, incontro alla biblioteca via Baldinucci e a Rozzano alle 21 alla casa delle Associazioni in via Garofani; giovedì ancora volantinaggio a San Donato.
E le forme di protesta contro la riforma non finiscono qui: le insegnanti delle scuole Passerini e Cesari, a Niguarda, hanno deciso per esempio di sospendere la distribuzione delle pagelle. "Ogni giorno nuove scuole aderiscono al coordinamento - spiega Marco Donati, di Retescuole.net , il sito che raccoglie - e inseriscono nuove iniziative da qui a sabato". Come le occupazioni di venerdì. "Non occupazione, ma molta preoccupazione", raccontano i genitori. "Ogni scuola farà quello che potrà - continua Donati -: in alcuni istituti famiglie e insegnanti fermeranno le lezioni durante la prima ora, in altri sarà organizzata una merenda di protesta, in altri ancora qualcuno rimarrà a dormire per tutta la notte".
Quindi, il giorno dopo, via alla grande manifestazione cittadina. Due i concentramenti: uno, alle 15, ai Bastioni di Porta Venezia dove si raccoglieranno tutti i manifestanti provenienti dalla zona nord di Milano e dall'hinterland (da Sesto a Concorezzo), il secondo in piazza Sant'Eustorgio. Meta: piazza Duomo. Passando prima da piazza Scala "dove - spiegano i manifestanti - abbracceremo Palazzo Marino, perché è San Valentino e noi amiamo la scuola", e dall'ufficio scolastico regionale, in piazza Diaz, "dove consegneremo al direttore Dutto messaggi che decoreranno il suo portone".
Quindi la festa in piazza, con la banda ottoni, la samba, giochi e filastrocche. Insieme con genitori, maestre e bidelli ci saranno anche gli studenti delle superiori, in manifestazione dalla mattina alle 9.30 da largo Cairoli: "anche noi - spiegano i ragazzi dei collettivi - venerdì organizzeremo incontri e mobilitazioni per difendere la scuola pubblica".
Intanto, continuano i dubbi di mamme e insegnanti. "Potrebbe, sarebbe, si farebbe: alle riunioni di classe si sentono solo condizionali", sbotta Antonella Loconsolo, mamma di un bambino che a settembre andrà in prima media. "Ci chiedono di iscrivere i bambini senza sapere che scuola faranno. Ci sentiamo tutti nella stessa barca, per questo motivo è importante manifestare".
Annachiara Sacchi


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