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Corriere: Lite sulle Elementari «A rischio le scelte di 250 mila famiglie»

Tuttoscuola: troppe domande per le 30 ore. Il ministero ridimensiona l'allarme: faremo il possibile

03/03/2009
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Corriere della sera

L'opposizione: la prova del fallimento del maestro unico. Gelmini: modello confermato per ogni scelta dei genitori

ROMA — Diciannovemila posti in più nel tempo pieno, ma impossibilità di accontentare 250 mila genitori che hanno scelto per il proprio bambino l'offerta di 30 ore settimanali. Le due notizie, una buona l'altra meno, provengono da «Tuttoscuola » e riguardano le prime elementari che si formeranno a settembre.

A settembre, per la prima volta, il ministero quasi certamente non sarà in grado di garantire l'offerta di orario da sempre più richiesta alle elementari. In passato il calcolo degli organici, cioè il numero delle maestre, è stato fatto tenendo conto di un orario minimo garantito di 30 ore, anche se non sono mancati casi di 27 ore. Dal prossimo anno le cose cambieranno: il monte ore da garantire alle famiglie, con il nuovo regolamento appena approvato dal governo, è infatti sceso da 30 a 27 ore. Una scuola più europea, piu leggera, come sostengono alcuni indicando la Francia dove i giorni di lezione sono scesi a 4, o una scuola sempre più povera come affermano altri? I genitori, per quanto avvisati (l'accoglimento delle 30 ore e delle 40 dipenderà rispettivamente dalla disponibilità degli organici e di locali per la mensa era scritto nei moduli) hanno esercitato il loro diritto di scelta chiedendo in massa (56 per cento) le 30 ore. Una richiesta chiara di tempi medi e lunghi per i propri figli. Un risultato che l'opposizione legge come la bocciatura del maestro prevalente.

Giudizio respinto dalla Gelmini: «Il modello del maestro unico di riferimento si conferma indipendentemente dalla scelta dei genitori». A questo punto bastano due conti: poiché gli iscritti alle prime classi sono oltre 500 mila, più di 250 mila famiglie, il 56 per cento, secondo «Tuttoscuola», dovranno accontentarsi di un orario settimanale con tre ore in meno: 27 invece di 30.

La previsione di «Tuttoscuola » si basa su un sondaggio del ministero. Su un campione rappresentativo di 900 scuole il 3 per cento delle famiglie ha scelto infatti le 24 ore, il 7 le 27, il 56 le 30 ore e il 34 le 40 ore. Questi dati sono attendibili? Lo sapremo tra alcune settimane. Se lo fossero appare chiaro che si va verso un progressivo alleggerimento del tempo scuola. Inizialmente nelle prime e poi, anno dopo anno, in quelle successive. Al ministero i calcoli di «Tuttoscuola» non vengono smentiti ma ridimensionati. Verrà fatto il possibile per accontentare il maggior numero di famiglie che hanno chiesto le 30 ore, dice una fonte vicina al ministro.

Per quanto riguarda il tempo pieno (40 ore), che secondo il sondaggio è stato richiesto dal 34 per cento dei genitori, «Tuttoscuola» prevede un aumento del 2 per cento delle classi che potrebbero passare dalle attuali 34.317 a 35.000, con 19 mila bambini in più rispetto a quest'anno. «Le risorse per il tempo pieno non solo non sono state tagliate — ha spiegato il ministro — ma sono state confermate. E grazie a un migliore impiego, sono aumentate. Quindi, non ci saranno problemi e sarà possibile rispettare il tempo pieno e la scelta delle famiglie».

La polemica sulle 30 ore però continua. Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, è molto scettico sulle rassicurazioni: «Appare difficile — ha dichiarato il leader dei lavoratori della conoscenza Cgil — che si possa assicurare al 90 per cento delle famiglie il tempo prolungato con i tagli previsti». Per Francesco Scrima, segretario Cisl Scuola: «Le famiglie giustamente chiedono un tempo scuola più ricco per una scuola di qualità migliore».

Giulio Benedetti