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Corriere: Migliaia di studenti in tutta Italia contro i tagli e il maestro unico
«No Gelmini day» in un centinaio di città: siamo in 300 mila Veltroni: «Stiamo con questi ragazzi e con tutti i professori della scuola che lavorano a stipendi bassi»
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ROMA — Il «No Gelmini day» ha riempito di studenti un centinaio di piazze italiane. È il primo appuntamento di un calendario autunnale fitto di proteste contro i provvedimenti decisi dal governo per ridurre la spesa scolastica. Migliaia di ragazzi — 300 mila secondo l'Unione degli studenti, addirittura mezzo milione secondo la Rete studenti — hanno scandito slogan contro il ministro.
La protesta è appena iniziata. Si replicherà il 17 (Cobas), il 25 (Pd) e il 30 (confederali, Snals e Gilda). Il Pd ha deciso di offrire tutto il suo sostegno.
«Stiamo con questi ragazzi e con tutti i protagonisti della scuola — ha dichiarato il segretario del Pd Walter Veltroni —, coi professori che lavorano seriamente per stipendi bassi rispetto a quelli di tutta Europa, coi genitori che si vedranno sottrarre il tempo pieno con ricadute pesantissime sui bilanci familiari e sulla vita quotidiana. La manifestazione del 25 ottobre che il Partito democratico ha promosso — ha concluso Veltroni — sarà una nuova occasione di lotta contro la scuola che piace a questo governo e che non piace agli italiani ».
La maggioranza, però, non intende lasciare le piazze al movimento anti Gelmini. «Stiamo organizzando manifestazioni a sostegno della riforma », ha annunciato Fabrizio Cicchitto Pdl. Ieri la protesta — che ha come principali bersagli i tagli, il voto in condotta che fa media, il maestro unico — non ha fatto registrare alcun incidente. L'unico episodio che ha sollevato un po' di polemiche è avvenuto a Bergamo dove alcuni studenti hanno dato alle fiamme un grembiulino scolastico. Il video è finito su «You Tube». Per Gregorio Fontana, Fi, si è trattato di «un atto intimidatorio, di una sconvolgente violenza». A Torino alcuni ragazzi dei centri sociali ha cercato di occupare il classico Gioberti.
Secondo l'Uds, sono scesi in piazza 40 mila ragazzi a Roma, altrettanti a Napoli e Torino, 30 mila a Milano, 15 mila a Firenze. In diverse città, al fianco degli studenti delle scuole hanno sfilato anche gli universitari (Udu). Tra gli striscioni: «Moratti più Fioroni più Gelmini uguale una scuola senza cervelli», «Outlet: -50% docenti, -7% studenti, ricercatori 3x2», «Sulla scuola non si risparmia».
A Milano e Firenze, il corteo è stato aperto da una bara, mentre a Napoli un gruppo di studenti ha indossato veli neri improvvisando un «funerale dei libri». Una delegazione delle associazioni studentesche è stata ricevuta a viale Trastevere. La rappresentanza ha proposto un referendum tra gli studenti per sondare il gradimento delle riforme.
Giulio Benedetti
GUARDA le foto degli studenti in piazza su www.corriere.it Striscioni e slogan
Ragazzi in corteo contro la riforma della scuola. Ieri hanno sfilato in un centinaio di città in tutta Italia