Corriere/Milano: Corsi di recupero. I presidi: mancano i soldi
In alcuni licei si scelgono solo le materie più importanti
Scrutini fatti, voti inseriti, condotta valutata, è arrivato il momento di organizzare i corsi di recupero nelle scuole superiori milanesi. «Ma con quali soldi?», si domandano i presidi. Perché se la normativa dell'ex ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni è ancora in vigore (e dunque alla fine di ogni quadrimestre deve essere saldato il debito dopo aver seguito un corso organizzato dalla scuola), gli istituti milanesi non hanno ancora visto arrivare i fondi per pagare le lezioni di sostegno. Dunque, bisogna scegliere: corsi di recupero esclusivamente nelle materie più importanti. Per le altre, invece, basta ripassare a casa. Succede così in molti licei scientifici: solo latino, inglese, matematica. Lo ammette il preside del Severi, Pietro De Luca: «Per ora abbiamo finanziato le ore aggiuntive con i risparmi degli scorsi anni. Poi vedremo». Stessa scelta nei licei classici: classifica delle materie più importanti e inevitabile rivolta dei docenti «di serie B». «È uno scandalo — dice il preside del Bottoni, Roberto Proietto —: con i fondi rimasti riesco a reggere fino a maggio. Ma quest'estate non riuscirò a organizzare neanche un corso».
A. Sac