Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Milano-Genitori e insegnanti, i dubbi sulla scuola che verrà

Corriere-Milano-Genitori e insegnanti, i dubbi sulla scuola che verrà

Perplessi i presidi sui corsi gratuiti non obbligatori previsti dalla riforma: "Con questo orario vengono sacrificate materie importanti come l'italiano o la matematica" Genitori e insegna...

22/12/2003
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Perplessi i presidi sui corsi gratuiti non obbligatori previsti dalla riforma: "Con questo orario vengono sacrificate materie importanti come l'italiano o la matematica"

Genitori e insegnanti, i dubbi sulla scuola che verrà

Dal tempo pieno alle ore facoltative fino all'anticipo. Famiglie e docenti: ancora troppe incognite a un mese dalle iscrizioni

Un mese alle iscrizioni, un lungo ponte natalizio e tanti dubbi per migliaia di genitori. Partite le vacanze di Natale, la domanda delle famiglie - e non solo - rimane sempre la stessa: come sarà la scuola del prossimo anno? Entro la fine di gennaio scade il temine per iscrivere i ragazzi a elementari, medie e superiori. "Ma venti giorni scarsi (feste escluse) - commentano mamme e professori - non saranno sufficienti per rispondere alle nostre domande".

TEMPO PIENO - Poche certezze, soprattutto per quanto riguarda il tempo pieno. Dopo la Conferenza unificata Stato-Regioni, il ministero ha garantito la gratuità del tempo scuola e 99 ore facoltative per la primaria per un totale di 40 ore settimanali, pari all'attuale tempo pieno.
Ma per i sindacati e i coordinamenti in difesa del tempo pieno (ultima in ordine cronologico, si è aggiunta al movimento di protesta la scuola di via Bergognone) le promesse del ministero non bastano: "Si creano differenze tra alunni (chi frequenta l'orario facoltativo e chi va a casa), si limitano le materie fondamentali alle 27 ore del mattino, si snatura un sistema didattico sviluppato lungo l'arco di tutta la giornata".
Altre critiche, e altre incertezze, sul tempo dedicato alla mensa, escluso dall'orario obbligatorio e facoltativo: secondo i genitori sarebbe a rischio la presenza dei docenti.
"Ma l'organico dovrebbe essere confermato, almeno per il prossimo anno", sospira Wolfango Pirelli, segretario regionale di Cgil scuola, alla luce delle decisioni prese durante la Conferenza Stato-Regioni.
ANTICIPO - Manca ancora una circolare sulle iscrizioni che illustri le modalità e i termini esatti degli anticipi alla scuola materna ed elementare. Saranno interessati i bambini che compiranno i tre e i sei anni entro il 28 febbraio?
"Rimane il problema delle materne - continua Pirelli - perché anche l'Anci ha espresso dei dubbi sull'anticipo a due anni e mezzo in assenza delle condizioni strutturali".
MEDIE - Le scuole medie, stando al testo della riforma Moratti, dovranno assicurare corsi facoltativi e gratuiti per sei ore settimanali, rivoluzionando l'orario e garantendo meno ore di insegnamento e più materie. A partire dalla prima classe è prevista la seconda lingua comunitaria, oltre all'inglese, mentre il tempo dedicato alle vecchie materie deve ridursi per far quadrare il nuovo bilancio orario. "Con questo nuovo orario - spiegano i presidi - vengono sacrificate ore importanti, come l'italiano e la matematica".

OBBLIGO SCOLASTICO - Anche quest'anno l'obbligo scolastico è fino alla terza media, cui si deve aggiungere un altro anno nel canale dei licei o in quello della formazione professionale, frequentando i corsi organizzati dalla Regione. "Ma non è dato sapere - dice Leonardo Donofrio, segretario regionale Uil scuola - cosa succede nella formazione professionale". Gli fa eco Pirelli: "Diecimila alunni "dispersi" durante lo scorso anno. E per il futuro abbiamo l'impressione che ci sarà una caduta di iscrizioni alle superiori con un'offerta di formazione professionale assolutamente insufficiente".
Annachiara Sacchi

Cronaca di Milano