Corriere Milano- In classe con il computer e in cattedra sale il "tutor"
In classe con il computer e in cattedra sale il "tutor" Web in classe. Italia ultima in Europa. Il 98 per cento delle scuole non è cablato. Mancano almeno 190 mila computer. L'allarme, lanciato ...
In classe con il computer e in cattedra sale il "tutor"
Web in classe. Italia ultima in Europa. Il 98 per cento delle scuole non è cablato. Mancano almeno 190 mila computer. L'allarme, lanciato da uno studio sulla multimedialità in classe realizzato per il progetto "ReMida 21", riporta al problema della scuola, sempre un passo indietro rispetto alla realtà esterna. Bambini che a casa navigano tranquillamente su Internet, in classe si trovano ancora a fare i conti con gessi, lavagne, cartelloni. Mancano i computer, o sono troppo pochi quelli sparsi nelle aule. Nascosti, ignorati, spesso dimenticati anche dagli stessi insegnanti, ricordano le televisioni abbandonate o usate come soprammobili nelle classi di una volta. "Il problema è che gli insegnanti sono schiacciati tra le richieste dei ragazzi e la loro formazione: la verità è che non sono abbastanza preparati". Massimo Tunzio lavora per la divisione scuola educazione del Gruppo editoriale Motta. Dallo scorso ottobre è un tutor , l'esperto che insegna a bambini e maestre ad usare il computer per il laboratorio didattico multiclasse di "Internet Motta club", il progetto gratuito rivolto alle scuole elementari e medie di tutta Italia. Per quattro giorni, mattina e pomeriggio, Tunzio parla, gioca, naviga. Arriva in classe con il kit: videocassette, computer, entusiasmo. Un filmato con i pupazzi Leo e Ned spiega il mondo di Internet. Come fare le ricerche, come trovare informazioni, come mettersi in contatto con i bambini del resto del mondo e anche come divertirsi sul web. "Molte cose le sanno già, - dice - però chiacchierando con loro, posso spiegare i concetti fondamentali della rete" e insegnare a navigare in sicurezza con percorsi vagliati e controllati. "E alla fine sono anche in grado di realizzare piccoli prodotti", che finiranno nel sito www.mottascuola.it, insieme con le pagine delle altre scuole, "così vedono che il loro lavoro può essere visibile da tutti, con cui possono confrontarsi e scambiare informazioni".
Ma imparano anche gli insegnanti. Il pomeriggio, il tutor si dedica a loro. "Sono i principali interlocutori, per questo bisogna far loro capire che, se usato bene, Internet può essere un utile strumento di formazione e insegnamento", continua Massimo Tunzio. L'inizio è un po' più difficile. Agli allievi-insegnanti viene fornito un kit da utilizzare per i loro allievi. "Davanti ai monitor, sono quasi impauriti - racconta il tutor - ma poi si meravigliano, "non pensavamo fosse così facile" e l'entusiasmo contagia anche loro". L'importante, sostiene, "è rompere il ghiaccio, poi tutto è in discesa".