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Corriere-Milano-"Troppi tagli a scuola, tempo pieno a rischio"

"Troppi tagli a scuola, tempo pieno a rischio" IL BILANCIO DELLE ISCRIZIONI Il prossimo anno 6.470 iscritti in più e 43 cattedre in meno alle elementari. I sindacati: istituti verso la paralisi ...

18/03/2005
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Corriere della sera

"Troppi tagli a scuola, tempo pieno a rischio"
IL BILANCIO DELLE ISCRIZIONI
Il prossimo anno 6.470 iscritti in più e 43 cattedre in meno alle elementari. I sindacati: istituti verso la paralisi
Aumentano gli iscritti e diminuiscono le cattedre. Gli insegnanti scendono in piazza per il rinnovo del contratto, gli studenti per manifestare contro la riforma delle superiori. Il mondo della scuola si ferma, protesta, discute, chiede risorse e risposte. A partire dai tagli sugli organici previsti per il prossimo anno scolastico.
La sorpresa è arrivata mercoledì, durante l'incontro tra sindacati e direttore scolastico regionale, Mario Dutto: l'anno prossimo gli alunni delle elementari lombarde saranno 6.470 in più, mentre le cattedre saranno 43 in meno rispetto all'organico attuale. Nonostante una richiesta di tempo pieno in crescita in tutte le province. "Con questi numeri la scuola lombarda non può funzionare: è a rischio il tempo pieno", fanno sapere in un documento unitario le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil e Snals.
"La situazione - dice Wolfango Pirelli, segretario di Cgil scuola - è inaccettabile. Non si danno risposte positive alle famiglie che hanno scelto tempi scuola più lunghi e si taglia sui tempi pieni già funzionanti. Alle elementari lombarde servirebbero altri 500 posti".
I sindacati chiedono al ministro Moratti risorse aggiuntive "per difendere la qualità dell'offerta formativa in Lombardia". Rispetto all'organico attualmente funzionante, spiegano i segretari regionali, i posti in meno "sono ben 258". Leonardo Donofrio, segretario lombardo di Uil scuola, commenta: "Nove famiglie su dieci hanno scelto di iscrivere i loro figli al tempo pieno nelle elementari, ma non ci sono insegnanti per garantire il servizio".
Anche lo Snals aderisce alla protesta dei confederali. Secondo il segretario, Alessandro Dutto, "c'è qualcosa che non torna. Speriamo in un errore del ministero. Forse non sono state considerate le cattedre aggiuntive che erano state date l'anno scorso. Anche il direttore scolastico era sconcertato. Dovrà chiedere tra i 100 e i 200 posti in più".
Ma il superprovveditore Mario Dutto minimizza: "È solo un prima tappa. Come tutti gli anni si cercano soluzioni mentre si verificano i numeri e continua il dialogo con il ministero per capire se si può avere qualche risorsa in più. Certo, qualche preoccupazione c'è ma cercheremo di risolverla come gli anni scorsi".
Nei prossimi giorni le segreterie regionali valuteranno quali iniziative adottare in seguito "alla grave situazione che si sta determinando". Oggi, invece, insegnanti, presidi e lavoratori della scuola aderiranno allo sciopero nazionale del pubblico impiego. E parteciperanno al corteo organizzato da Retescuole che partirà alle 9.30 da largo Cairoli. Con loro, ci saranno i sindacati della scuola, dai confederali ai Cobas. E i docenti precari, i genitori di Retescuole, i ragazzi delle superiori (dai "disobbedienti" dei collettivi ai giovani dell'Uds, l'Unione degli studenti). Per chiedere il ritiro del decreto di riforma delle superiori e il rinnovo del contratto, per difendere il tempo pieno e tutti i posti di lavoro nelle scuole.
I ragazzi dei collettivi promettono una manifestazione pacifica: "C'è già qualcuno - dicono - che sta cercando di riportarci alle strategie della tensione degli anni '70 con pestaggi fascisti come quello in Statale di martedì mattina. Diffidiamo con forza organizzazioni, partiti, sindacati o chi per loro dall'addestrare servizi d'ordine per il corteo studentesco".

Annachiara Sacchi