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Corriere-Monza, 4 su 10 lasciano la scuola per lavorare

Monza, 4 su 10 lasciano la scuola per lavorare Il Comune: troppi abbandoni prima della Maturità. Ma gli imprend...

08/10/2005
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Corriere della sera

Monza, 4 su 10 lasciano la scuola per lavorare
Il Comune: troppi abbandoni prima della Maturità. Ma gli imprenditori: serve personale specializzato
MONZA - Oltre il 40 per cento degli studenti monzesi non arriva alla maturità, si perde per strada attratto dal mondo del lavoro e da guadagni magari modesti ma immediati. A lanciare l'allarme è il sindaco Michele Faglia, sulla base dei dati forniti dall'Anagrafe della popolazione in età scolastica, meglio nota per gli addetti ai lavori come Ape, una banca dati voluta dall'amministrazione comunale di Monza nel 1995 per monitorare passo dopo passo la carriera scolastica di ogni monzese. Il risultato finale di questi dieci anni di raccolta informazioni è una realtà che nessuno si aspettava. A partire dal sindaco. "È un dato allarmante - commenta il primo cittadino -. Non abbiamo la certezza di cosa facciano questi ragazzi una volta usciti dalla scuola, ma credo che in molti scelgano di andare a bottega per mettersi quattro soldi in tasca velocemente". Colpa del difficile momento economico? "Non credo che i genitori obblighino i figli a lavorare, ma vale la pena di rifletterci attentamente". I numeri elaborati dall'Ape, comunque, lasciano poco spazio ai dubbi.
Nel 1995 in terza media c'erano 1.114 iscritti. Cinque anni dopo, in quinta superiore, erano solo 600, poco meno della metà. Nel quinquennio successivo la musica non cambia: 1.257 iscritti in terza media nel 1996, 740 in quinta superiore nel 2001. "Credo che la causa principale di questa situazione sia la mancanza di un servizio di orientamento dopo le scuole medie - sottolinea Enzo Palumbo, responsabile per la Brianza di Cgil Scuola - ma come Faglia credo anche che incida la volontà di molti giovani di guadagnare anche pochi soldi purché subito e velocemente". L'allarme lanciato da Faglia ha sollevato preoccupazione anche nel mondo del lavoro. "All'industria brianzola manca personale specializzato - spiega Carlo Valli, presidente dell'Associazione Industriali di Monza e della Brianza - e questi dati relativi a un abbandono scolastico così precoce ne sono la dimostrazione pratica. Se non s'inverte la tendenza, l'economia locale farà sempre più fatica a risalire la china".
Il comune è pronto a fare la sua parte. "Abbiamo messo a punto uno strumento efficace che ha fotografato una realtà sconosciuta - aggiunge Paolo Pilotto, assessore all'Educazione -. Adesso stiamo lavorando per migliorare l'orientamento dei giovani e per garantire collaborazione fra scuole, centri di formazione ed enti del territorio. Inoltre, con l'aiuto dell'Università Bicocca, abbiamo appena avviato il primo corso di laurea in Scienza dell'organizzazione per formare i futuri manager della Brianza".

Riccardo Rosa