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Corriere-Moratti: c'è un numero esorbitante di insegnanti. Protesta dei sindacati

Moratti: c'è un numero esorbitante di insegnanti. Protesta dei sindacati "Meno prof e più pagati Siano assunti dai presidi" Proposta dell'associazione "Treellle": livelli di qualità per i do...

02/07/2004
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Corriere della sera

Moratti: c'è un numero esorbitante di insegnanti. Protesta dei sindacati
"Meno prof e più pagati Siano assunti dai presidi"

Proposta dell'associazione "Treellle": livelli di qualità per i docenti

Un "patto nazionale" per rivoluzionare la professione insegnante. I
docenti suddivisi in tre "livelli di qualità" e "premiati"
economicamente dopo una valutazione di ruoli e competenze. Nuovi
metodi di immissione in ruolo, per far scomparire le "code" dei
precari. Un modello destinato a far discutere, quello di cui si è
parlato ieri a Roma alla presentazione di "Quali insegnanti per la
scuola dell'autonomia?", quarto Quaderno dell'Associazione Treellle.
All'incontro, presieduto da Attilio Oliva e Thomas Alexander
(presidente esecutivo e chairman del Forum di Treellle) è intervenuto
anche il ministro Moratti. Che ha annunciato: "Sulla valutazione
partiremo con dei progetti pilota".

LA PROPOSTA - Meno insegnanti, pagati meglio e chiamati direttamente
dalle scuole. Una valutazione basata su certificazioni esterne e
giudizi di studenti, famiglie e dirigenti, e tre fasce di "qualità":
docenti ordinari, esperti e "eccellenti". A questi ultimi (il 20% del
totale, con un aumento retributivo del 50%) spetterebbe un ruolo di
leadership didattica. Basta sanatorie e immissioni in ruolo ope
legis ; i concorsi nazionali andrebbero sostituiti da una laurea
specialistica "abilitante", con selezione a numero chiuso e
reclutamento diretto da parte delle scuole. Da qui al 2014 andranno in
pensione 303 mila insegnanti: un'#146;occasione unica, sostiene Oliva, per
mettere in atto "una forte iniziativa politica".

IL MINISTERO - Sul problema della valutazione, ha ricordato nel suo
intervento Letizia Moratti, è all'#146;opera una commissione mista formata
da ministero, Aran e sindacati: "Probabilmente partiremo con progetti
pilota in aree dove la cultura della valutazione è già sedimentata".
Il ministro ha poi puntato il dito sul numero "esorbitante" degli
insegnanti in Italia (il rapporto alunni-docenti nella secondaria è di
10,2, contro i 12,5 della media Ue): "Le finanziarie 2002 e 2003 hanno
previsto una riduzione di 34 mila unità, da attuare nel triennio 2002-
2005". E il prossimo decreto attuativo della riforma si concentrerà
proprio sulla formazione degli insegnanti.

LE REAZIONI - La scuola italiana "è diversa da quella dello studio di
Treellle - replica Francesco Scrima (Cisl scuola) -. La
gerarchizzazione non è la via giusta, si deve puntare sulla
professionalità di tutti". Enrico Panini (Flc-Cgil) è critico
sul "numero esorbitante" dei docenti: "Il ministro ricorda che ha
immesso in ruolo gli insegnanti di religione e che lo Stato se ne fa
carico anche se cambiano mansioni? Parla di valutazione, ma quali
risorse intende investire?". Massimo Di Menna (Uil) contesta: "Dati
parziali, non si tiene conto degli insegnanti di sostegno, che
esistono solo in Italia". L'#146;Anp apre invece ai tre "livelli": "Gli
insegnanti - ricorda Giorgio Rembado - sono gli unici laureati tra i
dipendenti della pubblica amministrazione al settimo livello
retributivo senza possibilità di progressione".

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