Corriere:Più dei dialetti a scuola insegniamo le lingue nazionali
La demagogica richiesta di introdurre come disciplina scolastica lo studio dei dialetti parlati in ciascuna area del nostro Paese è un aspetto non nuovissimo di fondamentalismo
Che i dialetti siano in realtà delle lingue ( dialektos vuol dire lingua), dotate anche di una vasta produzione letteraria, è una di quelle ovvietà che possono serenamente reggere al succedersi dei secoli. Non meno documentato è il fenomeno della costante mescolanza linguistica, dovuta al procedere della storia. E lo stesso può dirsi della mescolanza dei costumi. Contro tali mescolanze si ergono i fondamentalismi. La demagogica richiesta di introdurre come disciplina scolastica lo studio dei dialetti parlati in ciascuna area del nostro Paese è, per l'appunto, un aspetto non nuovissimo di tale fondamentalismo. Istanza demagogica che sarebbe invero di non semplice applicazione: a Grosseto rispetto a Siena, così come a Potenza rispetto a Matera, a Cairo Montenotte rispetto a Ivrea, per non dire di Lecce rispetto a Foggia, il dialetto cambia, e in modo rilevante, all'interno della stessa regione. Il che rischierebbe di moltiplicare il problema ad infinitum. |