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Corriere: Preside «reggente» per una scuola su dieci

Le critiche della categoria: «Ci saranno problemi, dobbiamo riformare i concorsi»

13/07/2006
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Corriere della sera

Scuole senza presidi. L'anno prossimo 64 sedi scolastiche resteranno senza un Capo di Istituto effettivo. Studenti e professori dovranno, infatti, affidarsi alle cosiddette «reggenze» di presidi già occupati in un'altra scuola, perché gli istituti scolastici non vedranno più arrivare i presidi incaricati, quelli cioè nominati per un solo anno. Il motivo? Il nuovo contratto, siglato qualche mese fa dai dirigenti scolastici, rimanda per la prima volta al mittente la possibilità di «tamponare» l'emergenza del posto vacante. Al momento la situazione è la seguente: i presidi a cui è stato affidato lo scorso anno l’incarico a tempo, sono già stati convocati al Csa (Centro Servizi Amministrativi) di via Pianciani per confermare o cambiare scuola, con a disposizione un elenco di 241 sedi disponibili. Ma, una volta assegnati gli incarichi, resteranno comunque senza un preside effettivo una sessantina di sedi che, di fatto corrispondono, a un decimo di tutte le scuole di Roma, che sono 612.
E qui scatta la misura tampone, che appare ancor più provvisoria della nomina annuale, perché i presidi che già lavorano in una scuola, potranno anche assumere la reggenza di un’altra, e al loro stipendio, che in media si aggira intorno ai 2.400 euro, dovrebbe essere aggiunto un compenso di circa 500 euro.
«Il discorso non sta in piedi e creerà parecchi problemi - dice Saverio Pantuso della Uil Scuola - perché a volte un preside non riesce neanche a gestire una scuola (che spesso ha più di una sede), figuriamoci due».
Critico anche Mario Rusconi, preside del liceo scientifico Isacco Newton e vice presidente dell'Associazione romana presidi: «Un preside reggente potrà andare nella scuola in cui è stato nominato solo una o due volte alla settimana, perché per un capo di istituto i compiti da svolgere non mancano mai». «Ma questo - aggiunge - è lo scotto che paghiamo per la mancata indizione, negli anni, di concorsi che comunque si espletano anche in modo molto lento. L'ultimo, che è ancora in corso, è cominciato 2 anni fa e siamo ancora agli orali. Per almeno un anno di certo non se ne parlerà. Perciò abbiamo già rivolto una precisa richiesta al ministro dell'Istruzione Fioroni: un concorso per presidi ogni 2 anni e questionari psicoattitudinali tra le prove da sostenere. È giusto infatti che i presidi, che sono quelli più a contatto con più persone: professori, ragazzi, impiegati e genitori, vengano giudicati anche per la loro propensione ai rapporti sociali e umani».
Sulla questione delle presidenze vacanti getta acqua sul fuoco delle polemiche Maddalena Novelli, direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale di Roma che sottolinea che le scuole saranno comunque gestite dalle "reggenze" e che i criteri che si assegneranno per le nomine saranno comunque concertati coi sindacati.
Intanto, in molte scuole storiche di Roma, si stanno consumando degli addii non senza grossi dispiaceri. Suo malgrado dal primo settembre lascerà il liceo scientifico Righi il preside Vittorio Gennari, «tradito» da uno specifico punto del nuovo contratto dei presidi che anticipa i limiti di età a 67 anni (prima era a 70), prenderà il suo posto Margherita Mastrangelo. Al Visconti arriverà, al posto di Antonino Grasso, il professor Rosario Salamone che, tra l'altro, dovrebbe essere anche nominato reggente della scuola in cui è stato preside fino all'anno scorso, il liceo classico Aristofane di Monte Sacro.
Lascia, dopo 15 anni e una festa organizzata dagli studenti in suo onore, anche la preside Rosa Bornoroni del liceo classico Virgilio di via Giulia, le subentrerà Giorgio Clarizio. Conclude la carriera scolastica anche la preside del Viscontino Rosa Amoriggi che lascerà a Pietro Persiani la controversa e difficile gestione del trasferimento dalla sede scolastica di via IV Novembre all'Angelo Mai, l'edificio del rione Monti occupato da un centro sociale che, al momento, non vuole sapere di andarsene.

Anna Merola