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Corriere: Prof, tagliate duemila assunzioni

In Campania saranno immessi in ruolo 3 mila docenti, non i 5 mila previsti

05/03/2008
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Corriere della sera

BIANCA DE FAZIO

La scure del governo torna ad abbattersi sulle scuole della Campania: non saranno 5 mila (come stabilito in Finanziaria) i prof immessi in ruolo per il prossimo anno scolastico, ma solo 3 mila, secondo le previsioni più ottimistiche. La Finanziaria aveva previsto che fossero 50 mila in Italia (il 10 per cento in Campania) i docenti da assumere entro settembre. Ma il decreto per avviare le procedure si è arenato nelle stanze di Tommaso Padoa-Schioppa, che vuole "dimagrire" il piano assunzioni riducendolo di oltre 20-25 mila unità. Insegnanti sacrificati sull´altare del risparmio economico, dunque. Ma contro questa posizione si levano le voci dei sindacati e delle associazioni dei precari, che hanno anche stimato in almeno 300 mila il numero dei voti che verrebbero meno, alle attuali forze di governo, nel caso non si proceda con le assunzioni previste. Non firmare il decreto per le 50 mila assunzioni potrebbe costare al Pd, in particolare, 300 mila voti (quanti sono i docenti precari iscritti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento). Una minaccia che a Roma prendono sul serio, visti i continui slittamenti alla firma del decreto, che secondo le normali tabelle di marcia doveva già essere stato varato. Il braccio di ferro tra i dicasteri di viale Trastevere e di via XX settembre dura da giorni. Ma il ministro uscente Fioroni, candidato nel Pd, sin qui non l´ha spuntata.
In Campania, dunque, le assunzioni saranno ridotte del 40 per cento rispetto alle promesse. «Una decisione che, se confermata, metterà le nostre scuole in ginocchio», afferma Franco Buccino, segretario regionale della Cgil scuola. Già gli istituti della Campania dovranno affrontare i tagli imposti da Roma: 3 mila insegnanti in meno, a cominciare da settembre. E 2 mila assunti in meno, se Padoa-Schioppa avrà la meglio su Fioroni (che invece preme per confermare tutte le immissioni in ruolo promesse). Provvedimenti che peseranno sull´esercito dei precari e che lasceranno deluse le loro aspettative alla stabilizzazione.