Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Quando il professore cambia tre volte l'anno

Corriere-Quando il professore cambia tre volte l'anno

Quando il professore cambia tre volte l'anno Istituti con più precari che insegnanti di ruolo. Libri da sostituire e programmi che variano Il professore? Cambia ogni anno e, in alcuni c...

11/11/2003
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Quando il professore cambia tre volte l'anno

Istituti con più precari che insegnanti di ruolo. Libri da sostituire e programmi che variano

Il professore? Cambia ogni anno e, in alcuni casi, anche 2-3 volte l'anno. Accade in quelle scuole romane dove le immissioni in ruolo dei docenti, nonostante oltre 2.500 cattedre vacanti, sono ferme da 2 anni. E le carenze di organico si affrontano con le nomine annuali (quest'anno ne sono state assegnate oltre 3.000) di professori che non sempre sono in cattedra dal primo giorno di scuola e con supplenze temporanee che variano da 15 giorni a sei-sette mesi. Le conseguenze? Libri che cambiano, programmi prima sospesi e poi ripresi con altri metodi di insegnamento e soprattutto studenti privati della necessaria continuità didattica. È quanto emerge da un'indagine nelle scuole romane realizzata dal Corriere con la collaborazione dell'Unione Italiana Genitori. Tanto per cominciare, nelle scuole contattate non esiste un organico composto da soli docenti di ruolo. Emblematico il caso dell'elementare Funi di Acilia, dove i supplenti (25) superano i docenti di ruolo (20). "Dall'inizio dell'anno - dice la vicepreside Donatella Fedele - nelle nostre classi si sono alternati almeno 50 supplenti. Solo un paio di professori nominati per tutto l'anno dal Centro Servizi Amministrativi di via Pianciani sono arrivati in tempo per cui, per non lasciare le classi scoperte, abbiamo dovuto chiamare i supplenti. L'ultimo incaricato annuale è arrivato a fine ottobre". Disagi anche all'Istituto Agrario e Alberghiero Domizia Lucilla della Balduina, dove i supplenti (sia annuali che temporanei) sono 43 e i mille iscritti assistono impotenti a un balletto di cattedre accentuato dalla pubblicazione in ritardo, da parte dell'ex Provveditorato, delle graduatorie di circolo e di istituto che servono a reperire i supplenti. Per cui da metà ottobre, tutte le scuole medie e superiori di Roma e provincia hanno dovuto licenziare i supplenti temporanei per richiamarne altri in base agli elenchi aggiornati. E poi ci sono i trasferimenti e le scelte dei professori verso le cosiddette scuole ambite. Una di queste è la media Moscati di via Padre Semeria (Garbatella-Ostiense) dove i supplenti sono solo tre, o il liceo scientifico Vivona all'Eur, che ne conta solo 2. Le situazioni più precarie si verificano in periferia e in provincia, mentre gli istituti più penalizzati sono i professionali e i tecnici, come l'Alberghiero di via Facchinetti al Tiburtino, con 38 supplenti su 112 docenti di ruolo.
I supplenti più difficili da reperire sono quelli di sostegno agli alunni disabili. In più la graduatoria degli specializzati si è esaurita, quindi le scuole continuano a chiamare i docenti che hanno fatto domanda direttamente ai presidi. Intanto l'ex Provveditorato sta ancora facendo le nomine. Per Domenico Montuori dei Cobas Scuola, "la situazione più grave è alle elementari, con 178 posti ancora da assegnare, 18 per i 53 non vedenti e 34 dei 68 che hanno problemi di udito. In totale i posti da assegnare sono comunque 178".
È questa una situazione che preoccupa l'Unione Italiana Genitori allertata dalle famiglie degli studenti, "che - spiega la presidente Donatella Poselli - sono preoccupate sia per il sostegno che per il continuo alternarsi dei supplenti. Ci sono classi che ancora devono vedere i loro professori e c'è chi, cambiando docente ogni anno, è costretto a comprare nuovi libri e ad abituarsi ad un nuovo metodo di insegnamento".
Anna Merola