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Corriere-Riforma della scuola: una guida dei presidi romani per spiegare cosa succederà a settembre.

Tutor, scheda personale e visite alla città. Riforma della scuola: una guida dei presidi romani per spiegare cosa succederà a settembre. 16 maggio 2004 da www.corriere.it Genitori confusi, ins...

16/05/2004
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Corriere della sera

Tutor, scheda personale e visite alla città.
Riforma della scuola: una guida dei presidi romani per spiegare cosa succederà a settembre.
16 maggio 2004
da www.corriere.it

Genitori confusi, insegnanti a lezione di riforma, alchimie numeriche per non perdere ore preziose, dirigenti scolastici in cerca di fondi. Per arrivare preparati all'appuntamento di settembre con la nuova scuola (per ora il decreto attuativo riguarda solo le ex elementari e l'ex prima media, nel Lazio circa 250 mila bambini e oltre 25 mila insegnanti), l'Associazione dei presidi romani ha messo a punto un vademecum "applicativo" per spiegare cosa accadrà, in concreto, nelle aule di questi ennesimi "figli della riforma". Una legge tra le più contestate, che oggi porterà di nuovo in piazza migliaia di persone per una festa-protesta contro il decreto Moratti. Dopo una settimana di mobilitazione, il coordinamento romano in difesa della scuola pubblica si affiancherà, con moltissimi bambini - promette - alla manifestazione che partirà oggi alle 14 in piazza della Repubblica per concludersi a piazza Navona.

IL NUOVO ORARIO - Saranno obbligatorie 891 ore annue da distribuire in 33 settimane con una media di 27 ore settimanali. A queste si affiancheranno altre due categorie di "tempo scuola": 99 ore di tipo opzionale facoltativo (3 ore settimanali) in cui le scuole dovranno, per legge, organizzare delle attività laboratoriali mentre ai genitori sarà lasciata la possibilità di sceglierle o meno. A tutto ciò si dovrà aggiungere anche il momento della mensa che può protrarsi "fino a due ore". In base all'autonomia scolastica, le ore indicate dal decreto si possono "ricomporre" fino a formare le 40 ore del vecchio "tempo pieno". Un'opzione che comunque il prossimo anno è stata confermata per tutte le 4.259 sezioni che a Roma già ne usufruivano.

IL "MODULO" - Il tutor o "maestro prevalente" da settembre prenderà servizio, mettendo in crisi il collaudato team di tre insegnanti su due classi, che caratterizza la didattica "modulare". Il minimo di 18 ore che, per legge, dovrà fare il maestro unico, potrà però attingere, sempre in base all'autonomia, anche alle altre categorie di tempo (opzionale e mensa) consentendo quindi di dare spazio alle altre insegnanti del team. In pratica, come per il "tempo pieno", se la scuola vuole, può conservare anche il cosiddetto "modulo". L'introduzione del tutor rappresenterà comunque una nuova figura di riferimento per le famiglie in quanto sarà proprio il "maestro prevalente" a compilare il "portfolio", la scheda di valutazione personalizzata per ogni bambino in cui saranno inseriti anche i suoi lavori scolastici più significativi e le osservazioni dei genitori. "Il portfolio, è uno strumento interessantissimo che esiste da anni nei paesi anglosassoni e introduce per la prima volta da noi un processo di auto-valutazione del bambino - spiega Grazia Fassora, responsabile del gruppo di lavoro sulla riforma presso l'Anp (Associazione nazionale presidi) - ma è necessaria molta formazione, un aspetto su cui si fa ancora troppo poco".

VISITE IN CITTÀ - I laboratori facoltativi potranno spaziare dalla musica al teatro, dalla ceramica al modellismo, ma molte scuole romane hanno già annunciato che saranno proposte soprattutto uscite didattiche alla scoperta della città e del nostro territorio. Nell'orario curriculare rientrano invece a pieno diritto due ore d'inglese e una d'informatica alla settimana, così come la seconda lingua straniera nella scuola secondaria di primo grado (ex medie). "Stiamo conducendo una battaglia durissima per ottenere finanziamenti adeguati - aggiunge Fassora - perché non si può fare una riforma senza fondi. Non ci sono più alibi o scuse, i soldi per i computer o per pagare docenti specializzati di lingua si devono trovare. Questi insegnamenti non sono più "aggiuntivi" ma fondamentali e i genitori devono pretendere che siano rispettati".

Flavia Fiorentino"