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Corriere-ROma-Pagella "fai da te", gli istituti scelgono così

I problemi riguardano primarie e secondarie. E i presidi cercano di creare omogeneità per provare a "limitare i danni" Pagella "fai da te", gli istituti scelgono così Fra polemiche e ...

14/02/2005
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Corriere della sera

I problemi riguardano primarie e secondarie. E i presidi cercano di creare omogeneità per provare a "limitare i danni"

Pagella "fai da te", gli istituti scelgono così

Fra polemiche e modelli scaricati da Internet, è caos nelle scuole per le nuove schede di valutazione

Per la prima volta dall'unità d'Italia, quest'anno il Poligrafico dello Stato non ha stampato le pagelle. Toccherà alle scuole, ormai "autonome" anche nelle scelte grafiche e sul miglior cartoncino da utilizzare. Ma mentre la vecchia scheda è andata in pensione, sulle nuove pagelle che in questi giorni entreranno nelle case delle famiglie romane, regna il caos. Dal sito del ministero www.istruzione.it si può scaricare un modello generale, ma nella nuova scuola "fai da te", che detta regole perentorie per poi fare subito un passo indietro delegando responsabilità e norme applicative ai singoli istituti, si tratta solo di un'indicazione non vincolante. Tre, fondamentalmente, le posizioni assunte dalle scuole di Roma e provincia: la maggioranza, circa il 60%, si è attenuto alle indicazioni ministeriali introducendo i requisiti minimi delle nuove schede, anche perchè l'ultima circolare sul da farsi è arrivata a dicembre e molti presidi non hanno avuto il tempo di elaborare formule personalizzate. Un 25% rappresenta invece gli oppositori della riforma che in questo clima di deregulation ripropongono la pagella dell'anno scorso semplicemente fotocopiandola. E infine uno sparuto gruppo di "pionieri", pari più o meno al 15% degli istituti, che guardano avanti e stanno provando a mettere insieme qualcosa che assomigli al "portfolio".
"Stiamo sperimentando questo nuovo modello di valutazione insieme ad altre scuole del II municipio - spiega Anna Allerhand, dirigente della primaria e materna "Principessa Mafalda" che ha messo il portfolio sul suo sito: www.scuolamafalda.it - ma bisogna chiarire che la scheda dove comunque resteranno i giudizi "sufficiente", "distinto" ecc., è una parte del portfolio che riguarda l'accertamento delle competenze. Il resto lo devono costruire gli alunni e i loro genitori insieme agli insegnanti". C'è infatti una prima parte, in cui il bambino si presenta e parla di sé indicando i suoi gusti, le attività sportive che preferisce, o ad esempio se vede spesso, poco o mai i nonni. Poi la parola passa a mamma e papà che seguono più o meno lo stesso percorso parlando dei figli. Infine gli insegnanti, che si esprimono su conoscenze e competenze. "Sono informazioni che abbiamo sempre chiesto alle famiglie - aggiunge Allerhand - solo che ora esiste uno spazio apposito, istituzionale dove convergono". Ma c'è anche chi sta facendo un passo indietro sulla strada indicata dalla riforma. Al 75esimo circolo dell'Eur, una delle scuole scelte due anni fa per sperimentare le nuove norme e che già lo scorso anno aveva offerto una specie di portfolio, la prudenza del nuovo preside Marcello Greco ha frenato un po' l'entusiasmo. "Adesso daremo le solite schede di valutazione - spiega la vicepreside Costanza Cipullo - perché il lavoro fatto fino adesso per ora è stato accantonato. Stiamo seguendo un corso specifico su questi temi e contiamo di elaborare qualcosa di più strutturato alla fine dell'anno". Niente portfolio, per precisa scelta psicopedagogica, è la posizione di Simonetta Salacone, preside della primara Iqbal Masih al Casilino 23: "Il decreto attuativo della riforma, che risale quasi a un anno fa - racconta la dirigente - invitava in maniera piuttosto decisa a realizzare questo documento. Poi, puntuale come al solito, il 3 dicembre scorso una circolare del ministero comunicava che per quest'anno si poteva "soprassedere". Così siamo tornati al punto di partenza e ognuno fa come vuole. Noi riproponiamo il modello di sempre e ci rifutiamo di inserire il "comportamento" e la "religione cattolica" cha la Moratti pretende di reintrodurre all'interno della scheda". Sulla stessa linea anche le Pietro Maffi e XXV Aprile di Primavalle.
Una pagella in linea con le indicazioni nazionali verrà preparata dalla scuola secondaria Giuseppe Mazzini di via delle Carine al Colosseo. "Per preparare le nuove schede - dice la preside Carmelina Impera - ci abbiamo messo del vecchio e del nuovo, ma sono comunque coerenti con le norme ministeriali. Il problema è la diversità del modello da scuola a scuola che potrebbe far perdere l'ufficialità del documento perché deve comunque esserci un punto fermo a cui ispirarsi" Jole Buccellato, preside dell'Istituto Comprensivo Leonori di Acilia, proprio per limitare i danni in questo senso, si è consultata con i capi di istituto e i docenti delle altre scuole dela zona. "Abbiamo costruito una rete con gli istituti del XIII municipio per creare un minimo di omogeneità - spiega - perché se un ragazzo cambiasse scuola, cosa potrebbe succedere?".
Flavia Fiorentino

Cronaca di Roma